PLANICA – Ai campionati del mondo di sci nordico che in queste ore stanno prendendo il via a Planica (Slovenia), sono una vetrina per gli atleti di tutto il mondo, anche per coloro che, normalmente, non occupano i primi posti delle classifiche o quelli che, per la loro giovane età, si stanno affacciando da poco ai circuiti maggiori. È il caso dei giovani fondisti haitiani, Theo Mallett e Stevenson Savart, che rappresenteranno la nazione caraibica a questi Mondiali e che già hanno fatto segnare un risultato storico: Savart, infatti, nella giornata di ieri ha ottenuto la qualificazione per la 15km TL con il quarto tempo; a 22 anni, il giovane haitiano parteciperà ad una prova dei mondiali tra l’élite della disciplina. Fondo Italia, in Mixed Zone, è riuscita a scambiare qualche parola con i due giovani fondisti per conoscerli meglio.
“È il mio sogno da quando ero piccolo, non mi aspettavo affatto di raggiungere quel piazzamento, sciare poi in queste condizioni è incredibile” ha commentato Savart “È stato incredibile avere la famiglia e tutta la squadra al mio fianco, e poi anche Theo che viene dal Canada ed è la prima volta che corriamo insieme. È stato magico.”
Nonostante i due si trovino in pista insieme per la prima volta, l’affiatamento e il cameratismo sono già fortissimi. Le emozioni Mallett, infatti, sono esattamente le stesse del suo compagno di squadra. “È la prima volta per noi, è davvero speciale. Sono ancora molto giovane quindi per me è un sogno che si avvera poter essere qui in Slovenia a competere assieme ai migliori al mondo. Il risultato ottenuto da Stevenson è stato fantastico, sono contentissimo per lui, è un ottimo compagno di squadra e sicuramente farò il tifo per lui nella 15 km della prossima settimana.”
Ma come arrivano due ragazzi di Haiti ad approcciarsi allo sci di fondo? Le loro storie sono in effetti abbastanza simili, essendo stati entrambi adottati da piccolissimi lontano dal loro Paese natale. “Io sono nato ad Haiti ma sono stato adottato da genitori canadesi, quindi faccio parte di un club in Canada dove mi alleno. È così che ho scoperto lo sci” spiega Mallett “mio padre, Dan Mallett, faceva parte della squadra nazionale in Canada e mi ha fatto conoscere il fondo quando ero molto piccolo e da allora mi sono innamorato di questo sport”. Stevenson Savart invece, nato anche lui ad Haiti, è stato adottato all’età di 3 anni da una famiglia francese dei Vosgi, dove i suoi genitori ancora abitano, mentre lui è ora di stanza nella Giura, dipartimento francese ai confini con la Svizzera.
In programma, oltre alla 15 km per la quale Savart ha appena ottenuto il pass, c’è anche la Team Sprint di domenica. Ma già si pensa al futuro. “Il mio sogno” ammette Savart “è di rappresentare Haiti ai Giochi Olimpici di Milano Cortina nel 2026 e fare il miglior piazzamento possibile”
Degli atleti così giovani, rispettivamente del 2001 e del 2000, Mallett e Savart hanno degli atleti a cui guardare come riferimento. Chi saranno? Se Savart è di poche parole e individua subito in Petter Northug e Johannes Klaebo i suoi preferiti, Mallett va un po’ entra un po’ più nel dettaglio. “Per me il canadese Alex Harvey, ma anche Richard Jouve perché rappresenta le minoranze nello sci di fondo ed è speciale per me”.
Sci di Fondo – Theo Mallett e Stevenson Savart, i Caraibi che fanno la storia ai Mondiali di Sci Nordico
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