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Sci di fondo

La nuova Jessie Diggins del fondo o la nuova Mia Hamm del calcio? Quale sarà il suggestivo panorama della poliedrica diciassettenne Samantha Smith?

La diciassettenne “Sammy” proviene dalla cittadina di Boise, capitale dello stato federato statunitense dell’Idaho, e fra le sue molteplici peculiarità spicca il fatto che lei sa ben eseguire spettacolari salti e rotazioni a 360° su un pendio di moguls, lei sa correre molto veloce nella corsa campestre, sciare speditamente e con eccellente tecnica e stile sia in tecnica classica che in skating nello sci di fondo e segnare da centravanti numerosi goal nel soccer americano. E tutto ciò al massimo livello possibile per la sua ancora giovane età.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che mantiene il massimo dei voti nella High School e che trova anche il tempo per fondare e adoperarsi personalmente nella organizzazione caritatevole da lei fondata e per la sua comunità, allora siamo davvero di fronte ad un talento atletico generazionale come l’ha definita il quotidiano americano USA Today, che l’ha inclusa lo scorso anno nella ristretta lista delle stelle nascenti delle scuole secondarie americane indipendentemente dalla disciplina praticata. E “Sammy” di discipline ne pratica, e ne ha praticate parecchie, e come detto, tutte con notevoli risultati.
“Sammy” è Samantha Smith, diciassettenne versatile nuovo talento a stelle e strisce.
Per chi segue con molta attenzione lo sci di fondo, la bionda e talentuosa ragazza americana si era già fatta notare lo scorso anno a Lygna nei Mondiali Junior ed in precedenza nella sua seconda città di Sun Valley. Nel Gennaio 2022, nel più famoso comprensorio sciistico del “Gem State” statunitense, Samantha, allora sedicenne e ancora in piena preparazione per i successivi Mondiali giovanili terminò sesta, nella 5km in pattinaggio, ed ottava, nella 10km in alternato mass start, le due gare del Super Tour americano vinte entrambe dalla veterana Rosie Brennan. Nella norvegese Lygna dopo l’undicesimo posto ottenuto nella 15km a tecnica libera con partenza congiunta stupì anche se stessa entrando in finale nella sprint sempre a skating, e sfiorando col quinto posto una medaglia. E questo è solamente un decimo dei conseguimenti finora raggiunti nella sua breve ma eclettica carriera sportiva.
“Si, sono incredibilmente sempre impegnata, probabilmente più impegnata di quanto ogni altro ragazzo o ragazza della mia età dovrebbe essere. Ma io amo essere cosi occupata, non vorrei mai esserlo in nessun altro modo. Questo mio stile di vita mi rende cosi felice quando vado in giro a fare cose differenti che io però amo”: riassume Samantha descrivendo la sua filosofia di vita in cui la pagina contenente il termine monotonia è stata strappata dal proprio vocabolario parecchi anni fa, appena uscita dalla culla.
Nel freestyle, specialità moguls, la diciassettenne di Boise oltre ad aver conquistato titoli nazionali e statali junior, si è già cimentata con successo nel circuito senior Nor-Am oltre a prendere parte ad alcune gare Fis. Nel suo già lungo curriculum spicca il sesto posto ottenuto nei Nazionali Usa di fine Marzo 2021 a Snowbird nel vicino stato dello Utah.
In atletica leggera, la sua specialità è la corsa campestre, mezzofondo in particolare, dove vanta sette titoli nel proprio stato dell’Idaho. Nel suo primo anno da freshman, Smith si è guadagnata il titolo nei 1600 metri e nei 3200 metri, cogliendo in entrambe le circostanze il suo PB coi rispettivi tempi di 4’50”60 e 10’33”71. In quella stessa stagione "Sammy" ha portato la propria High school di Boise, al titolo nazionale nella 4×400 e nella 4x800metri. Se a tutto questo si aggiunge che lei ha partecipato a due Olimpiadi giovanili, il cerchio anche nella corsa si può considerare più che completo.
Nel soccer, come viene definito in quel di Washington D.C il gioco del calcio, Samantha è la centravanti della squadra della propria scuola superiore, la Boise High School. La scorsa stagione grazie al suo determinante contributo  coi suoi 14 goals e 12 assist le “Lady Brave” locali hanno riportato nell’Idaho il titolo che mancava da dieci anni. Con le sue realizzazioni e l’aiuto che fornisce costantemente alle compagne, Smith si è poi meritata la convocazione per la Coppa del Mondo di calcio under 17 che si è svolta lo scorso Ottobre in India. Nella nazione che ha dato i natali al Mahatma Gandhi, la striker statunitense ha segnato due goal nella seconda partita del girone contro il Marocco. Inspiegabilmente il coach americano l’ha tenuta in panchina per tutto lo svolgimento dei quarti di finale con la conseguenza dell’eliminazione del team USA ai rigori contro le pari età nigeriane. E’ recente la notizia che Smith una volta diplomatasi alle superiori, dal prossimo autunno 2024, frequenterà la prestigiosa Stanford University, cosi da seguire le orme della sorella maggiore Logan che ben si sta comportando fra le fila della locale squadra di calcio universitario. Questa scelta sembrerebbe indicare che "Sammy" voglia in futuro dare la propria priorità alla disciplina che negli Stati Uniti ha portato la “Hall of famer” e celebrata bomber della nazionale Mia Hamm alla massima popolarità nazionale ed internazionale due decadi or sono.
Ma Samantha ancora non vuole parlare di ciò che succederà nel futuro, lei sa solo che vorrebbe rappresentare gli Stati Uniti a livello di Coppa del Mondo e di Giochi Olimpici, in quale disciplina si vedrà in seguito. Lei è fermamente convinta che quando si allena in un singolo sport, questo l’aiuta a migliorare anche negli altri sport che lei pratica, sebbene alcuni siano molto distanti fra di loro: ”Con il calcio, la corsa campestre e lo sci di fondo, ovviamente vi è molta corsa coinvolta. Nel calcio oltre alla tecnica vi sono molti scatti brevi, sprint e accelerazioni coinvolte. Ma qui globalmente non hai a che fare con l’aspetto di pura resistenza che caratterizza il fondo. Io pratico anche freestyle e sci nordico. Lo sci nordico per me è sia allenamento aerobico che anaerobico ed è ottimo per concentrarsi nel resto della stagione estiva ed autunnale sul mantenimento e miglioramento della mia forma fisica nel calcio e nell’atletica.” La ragazza dell’Idaho è pienamente consapevole che solo alcune ragazze hanno l’abilità di cambiare da uno sport all’altro gareggiando sempre ad alto livello. Smith comunque ama questo “caos organizzato” come lei lo definisce, ma per fare tutto al meglio lei chiarisce che è solo questione di pianificare gli impegni per tempo: “Io svolgo la corsa in autunno giocando anche a calcio nella scuola superiore. In inverno mi sposto a Sun Valley che è una piccola città dedita alle discipline invernali. Li per circa quattro mesi pratico sci di fondo e freestyle anche se nell’ultimo inverno i Moguls l’ho messo per un po’ in stand-by. Quando ritorno a Boise in primavera, sono principalmente impegnata nell’atletica e nel soccer, e questo continua per tutta l’estate. A me non piace focalizzarmi su una sola cosa, voglio fare dei generi di sport differenti fra loro.”
Il freestyle, lo sci di fondo, la corsa campestre e il soccer oltre a mantenere un livello massimo dei voti a scuola impegnano molto e a 360 gradi Samantha, ma lei non ancora paga di tutte queste versatili attività vuole anche dare il suo contributo per la comunità che le permettono di poter svolgere le proprie molteplici attività, ovvero la sua città di Boise, città più popolosa e capitale dell’Idaho. Da qui la creazione con la sorella Logan della società GO BIG, associazione caritatevole che le sorelle Smith hanno creato durante il periodo peggiore della pandemia, dove GO BIG significa dare opportunità trasmettendo gratitudine. Lo scopo della loro lodevole associazione è quello di fornire ai ragazzi del loro circondario in particolare, libri, materiale sportivo ed altro materiale educativo facendo loro anche da tutor e guida nel loro percorso scolastico: "Siamo così grate per tutte le opportunità che abbiamo nella nostra vita, quindi volevamo provare a restituire alla nostra comunità, offrendo ai bambini meno privilegiati l’opportunità di partecipare a sport, eccellere nella scuola e fare cose che generalmente non sarebbero in grado di fare a causa delle loro circostanze." Anche il volontariato nei rifugi degli homeless e il servizio di supporto ai banchi alimentari trova comunque posto nella già piena agenda settimanale della super attiva ragazza dell’Idaho: “Quando ho del tempo libero, mi piace anche cucinare, così alcune volte preparo qualche cosa da mangiare e li porto nei vari rifugi che accolgono i meno fortunati. Mi ritengo privilegiata ad avere la vita che ho e penso che sia sempre importante riconoscere che le altre persone non lo hanno sempre. Voglio provare ad aiutarle in un modo che porti gioia".
Come detto, Samantha si è rivelata a livello internazionale lo scorso Febbraio coi suoi lusinghieri risultati, per una sedicenne, ottenuti nei Mondiali Junior di Lygna, ma lei pratica lo sci nordico da quando aveva cinque anni con complice sempre la sorella maggiore. I genitori di Samantha in età scolare avevano inscritto la figlia maggiore Logan alla Sun Valley Ski Educational Foundation che è una organizzazione no profit che fornisce programmi di sport invernali per i giovani del locale comprensorio sciistico di Sun Valley consentendo a ciascun ragazzo di raggiungere il proprio potenziale tecnico ed atletico. Dato che a quell’età "Sammy" voleva fare ogni cosa che faceva anche la sorella, fu semplice per lei l’anno successivo, l’iscrizione alla celebre SVSEF.
È indubbio che, super competitiva come lei è da sempre, Samantha dopo essere venuta alla ribalta internazionale dello sci di fondo lo scorso anno a Lygna, nella recente edizione canadese di Whistler la sua ambizione era quella di tornare nella nativa Boise con almeno una medaglia al collo. Invece dopo l’eliminazione nella semifinale della sprint in classico, la ragazza statunitense la medaglia l’ha solo sfiorata nella 10km in pattinaggio, dove è finita comunque ottima sesta, dopo il nono posto ottenuto nella 20km mass start in alternato. In generale lei è migliorata rispetto a dodici mesi or sono nelle distance, mentre si aspettava da se stessa di più nella sprint. Un lungo infortunio alla caviglia occorsogli lo scorso autunno, ma lei non vuole prendersi questa attenuante, ed un innalzamento del livello femminile che si è denotato nella rassegna giovanile del British Columbia rispetto a Lygna sono i motivi di questa sua piccola delusione.
"Sammy" dà comunque molto credito ai suoi coach che in tutte le discipline la incoraggiano, portandola giorno dopo giorno, ad un livello successivo e comprendendo appieno le sue esigenze di non fossilizzarsi su un solo sport ma di voler aumentare il proprio background con sempre nuove sfide ed opportunità da affrontare sempre al massimo delle proprie possibilità. Nel fondo lei è molto grata per il lavoro svolto dal suo coach alla Sun Valley academy Rick Kapala che l’ha preparata nei minimi dettagli lo scorso anno in particolare, fra un allenamento sulla tattica calcistica, uno stage sulla resistenza, una spettacolare rotazione a 360 gradi e l’altra, agli scorsi ad attuali Mondiali Junior. Il coach americano cosi descrive la sua particolare allieva: ”Di Samantha, non si tratta solo di una ragazza che è straordinariamente dotata fisicamente. Voglio dire, ovviamente lo è, ma il dono più grande che ha è la capacità di applicarsi ancora e ancora e ancora senza aggiungere carico emotivo o pressione psicologica."
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’altro suo allenatore dell’atletica leggera alla Boise High School, Aaron Olswanger: “Samantha è arrivata nella nostra squadra studentesca lo scorso anno da freshman e subito ha acceso il nostro mondo. E’ stato grandioso vederla crescere e svilupparsi lo scorso anno e la scorsa estate. Lei sarà perfino ancora migliore il prossimo anno ed io sono super elettrizzato di vedere dove questo la porterà. Col suo esempio, Sammy porta tutte le altre ragazze ad un livello superiore.” Coach Olswanger non può con certezza affermare che la sua allieva sia la sportiva più completa degli interi Stati Uniti, ma crede che lei sia comunque in buona posizione e che i risultati finora ottenuti in tutti gli sport che hanno visto "Sammy" cimentarsi siano un indizio importante. Aaron racconta che la sua atleta multi-sport abbia qualcosa che difficilmente si vede ogni giorno, Samantha era interessata allo sci prima di camminare e giocava a calcio immediatamente dopo. Nei suoi anni Samantha si è confrontata sempre con ottimi risultati in un po’ in ogni sport, anche antitetici fra loro: nuoto, hockey su ghiaccio, lacrosse e perfino football americano oltre alle quattro specialità che sta praticando ora con maggior successo.
La giusta conclusione sulla vita a 360 gradi di "Sammy" ci viene infine fornita da coach Kapala: “Si potrebbe già scrivere un libro su di lei. E’ il mondo di Sammy e ci stiamo solamente godendo il panorama iniziale…”

Sources : USA Today, Idaho Statesman, Idaho Press, Fasterskier,

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