OBERHOF – Al termine della Mass Start femminile di ieri, in cui ha tagliato il traguardo per seconda, Ingrid Tandrevold si è lasciata andare ad un pianto pieno gioia e di emozione. Per la biatleta norvegese i Campionati Mondiali appena conclusi non sono stati facili: pieni di alti e bassi, è riuscita a trovare proprio nella gara finale il riscatto, in particolar modo dopo la staffetta di sabato, quando, nella seconda frazione, una serie in piedi complicata ha estromesso la Norvegia dalla lotta per le medaglie. “Ero sollevata, felicissima” ha dichiarato a Fondo Italia in Mixed Zone al termine della Partenza in Linea “Ho pensato solo a godermi il momento perché nelle altre giornate ho avuto molte delusioni quindi avevo detto a me stessa che alla prima bella gara avrei dovuto godermela ed essere felice dopo le giornate difficili”
La domanda sorge spontanea: come si fa a passare da una gara come la staffetta a quella fatta nella Massa? “Ho fatto una bella chiacchierata con il mio allenatore Patrick (Oberegger, ndr). Sono stati dei Mondiali difficili per me, al tiro è andata male ed è stato difficile da gestire soprattutto nella Mixed Zone dove ti chiedono perché stai sparando male e devi spiegare la situazione quando io per prima non riesco a capirla, così oggi ho solo cercato di tornare alle basi, facendo quello che so fare senza ascoltare nessuno, senza parlare con la stampa prima della gara. Sono arrivata allo stadio, ho fatto un buon azzeramento e mi sono concentrata su quello che so di poter fare e per cui mi sono allenata tutta l’estate. È strano perché il biathlon è duro quando le cose vanno male e invece oggi era tutto così semplice e mi sono chiesta ‘Come può essere così facile quando ieri è stato così difficile?’ ”
Ora la norvegese sorride e ci scherza su, ma questa è una dinamica che altre volte abbiamo visto nel biathlon e lo rende uno sport in cui mente e corpo viaggiano a braccetto in equilibrio precario: in casa Italia Lisa Vittozzi è riuscita a venire fuori da un lungo periodo complicato, lo sappiamo bene, ma anche Hanna Öberg, che torna a casa dalla spedizione tedesca con due medaglie d’oro al collo, ha avuto dei momenti difficili. “Penso che sia ciò che rende il biathlon così interessante ed emozionante per gli spettatori perché non è mai detta l’ultima parola e non sai mai il risultato fino alla fine. Lo abbiamo visto anche con Johannes (Bø, ndr) che è imbattibile eppure oggi è stato battuto, perciò è lo sport più emozionante ma anche il più irritante per noi atleti quando le cose non vanno come vogliamo”