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Biathlon , Interviste

Biathlon – Johannes Lukas: “Fare podio nelle staffette è stato importantissimo”

OBERHOF – Dopo la giornata trionfale di ieri, in cui due biatleti svedesi si sono avvicendati sul gradino più alto del podio per ricevere la Medaglia d’oro nelle Mass Start e addirittura festeggiare una doppietta in quella maschile, ci si aspetterebbe uno Johannes Lukas, allenatore degli scandinavi, sopraffatto dall’emozione per il giorno più bello della sua carriera; tuttavia, intervistato da Fondo Italia, Lukas confessa che il giorno più bello, sportivamente parlando, è stato un altro. “In realtà è stato ieri (sabato, ndr). Certo oggi abbiamo vinto due ori, è incredibile, ma ieri siamo stati l’unica nazione a salire sul podio delle staffette, sia al maschile che al femminile, e questo per me mostra la squadra che abbiamo, la passione che ci mettiamo e credo in realtà che la giornata di ieri si stata la chiave del successo di oggi, tutti erano euforici e contenti l’uno per l’altro e ho la sensazione che oggi ciascuno di noi volasse qui intorno”
Sicuramente, il lavoro fatto è andato a buon fine, con un Sebastian Samuelsson rinato, quasi un altro atleta rispetto a quello che abbiamo visto nell’ultimo periodo in Coppa del Mondo. “Lo abbiamo spinto molto mentalmente, ha avuto un periodo difficile dopo Natale, quando è stato male e abbiamo cercato di tenerlo lontano dallo stress della prestazione e ha fatto un ottimo lavoro ma alla fine era importante dimostrarlo qui dove conta. Per lui oggi è stato uno dei giorni più importanti della sua vita” E poi, naturalmente, la ciliegina sulla torta, il primo e il secondo posto, con Samuelsson e Martin Ponsiluoma, davanti allo Johannes Bø più forte di sempre “Prima era come se nessuno potesse batterlo ma abbiamo dimostrato di poterlo fare e quell’ultimo giro è stato davvero grande per i ragazzi, hanno fatto pressione sin dai primi metri ed è un bene per lo sport e anche per tutti gli spettatori vedere che anche gli umani possono battere Johannes Thingnes Bø.” 
Non solo un Samuelsson, ma anche una Hanna Öberg ritrovata al poligono, dopo i problemi patiti lo scorso anno e che lascia Oberhof come vera trionfatrice tra le donne: “In realtà non abbiamo fatto nulla di speciale, forse abbiamo preso le cose con più calma e questo le ha permesso di ritornare ad essere quella super tiratrice che è sempre stata e ha dimostrato ancora di essere una delle migliori al mondo e la migliore di questi mondiali”
Alla squadra svedese è però venuta a mancare, causa indisposizione, quella che, fino alla pausa della Coppa del Mondo, era sembrata la vera punta di diamante del movimento: Elvira Öberg; ciononostante, le soddisfazioni non sono mancante: “Questo dimostra che grande squadra siamo. Non abbiamo un solo atleta ma abbiamo una squadra intera che può vincere medaglie e fare podio. Lo abbiamo fatto vedere già in coppa del mondo, ma dimostrarlo ai mondiali è tutta un’altra storia. Ecco perché per me fare medaglia in entrambe le staffette è stato così importante.”
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