Molti spunti di interesse dei Mondiali di Planica riguardano Johannes Klæbo. Non solo perché il fuoriclasse norvegese è l’atleta più forte del circuito, ma anche perché la sua potenza può permettergli di scrivere una pagina di storia dello sci di fondo. In Slovenia, infatti, Klæbo può eguagliare o addirittura superare il record di medaglie d’oro in una singola edizione dei Mondiali di sci di fondo. Attualmente il primato è di quattro ori: tra gli uomini lo detiene Petter Northug (Falun 2015), mentre tra le donne ci sono riuscite Elena Välbe (Trondheim 1997), Marit Bjørgen (Oslo 2011, Val di Fiemme 2013, Lahti 2017) e Therese Johaug (Oberstdorf 2021).
C’è chi crede che Klæbo possa unirsi al novero degli "eletti", e certamente l’assenza di Alexander Bolshunov e dei russi potrebbe favorirlo, ma all’interno della stessa squadra norvegese ci sono gli uomini per metterlo in difficoltà.
Il classe 1996, tuttavia, scaccia via la pressione: «Sento di aver imparato ad affrontarla meglio negli anni, semplicemente non spendo così tante energie per questi aspetti. Quindi, ovviamente, sai che si stanno avvicinando i Mondiali ed è normale che sia nervoso. Devo esserlo, non vedo l’ora di iniziare. Per ora, sembra che le cose siano sotto controllo, ma ovviamente la pressione aumenterà all’avvicinarsi delle gare», queste le parole del norvegese a VG. «In questo momento sto pensando all’oro anche nelle distance (non è mai salito sul podio ai Mondiali in queste gare, nda). Vedremo se ci riuscirò, a ogni modo si tratta di competizioni difficili, in cui serve anche riposare». Il fuoriclasse lascia dunque intendere che correrà tutte le sei gare del Mondiale solo se si sentirà sempre al 100%. Certo, inseguire e raggiungere Northug potrebbe dargli ulteriore benzina.
Il classe 1996, tuttavia, scaccia via la pressione: «Sento di aver imparato ad affrontarla meglio negli anni, semplicemente non spendo così tante energie per questi aspetti. Quindi, ovviamente, sai che si stanno avvicinando i Mondiali ed è normale che sia nervoso. Devo esserlo, non vedo l’ora di iniziare. Per ora, sembra che le cose siano sotto controllo, ma ovviamente la pressione aumenterà all’avvicinarsi delle gare», queste le parole del norvegese a VG. «In questo momento sto pensando all’oro anche nelle distance (non è mai salito sul podio ai Mondiali in queste gare, nda). Vedremo se ci riuscirò, a ogni modo si tratta di competizioni difficili, in cui serve anche riposare». Il fuoriclasse lascia dunque intendere che correrà tutte le sei gare del Mondiale solo se si sentirà sempre al 100%. Certo, inseguire e raggiungere Northug potrebbe dargli ulteriore benzina.