Ha chiuso il Mondiale disputando anche la mass start, sostituendo Yulia Dzhima, l’ucraina che si è ammalata. Hannah Auchentaller ha così vissuto anche l’esperienza della sua prima mass start al massimo livello, direttamente in un Mondiale.
Una gara arrivata il giorno successivo allo splendido oro in staffetta, quindi ancora più complicata da affrontare. La gara si è così chiusa con sei errori e un 29° posto finale.
La giovane altoatesina del Centro Sportivo Carabinieri è sicuramente felice dell’esperienza, anche perché finalmente, terminata la gara, ha potuto ricevere quella medaglia d’oro che si è fatta attendere ventiquattro ore in più dopo la decisione delle autorità di cancellare le premiazioni di ieri, rimandandole a oggi all’interno dello stadio.
Con la medaglia d’oro orgogliosamente al collo, il berretto della nazionale con sopra gli occhiali, una busta con dentro i premi ricevuti compresa la mascotte e una bottiglia da aprire una volta tornata a casa e gustare con le persone a lei più care, Hannah Auchentaller si ferma a parlare con noi.
La situazione è la tipica di fine Mondiale, quando si inizia a smontare e attorno a noi vengono portati via cartelloni pubblicitari.
Auchentaller inizia a parlare della sua gara: «Non avendo mai disputato una mass start a livello internazionale, non è stato facile. Fino all’ultimo poligono penso di essermela cavata. Lì è poi successo quello che è successo, peccato, ma ero anche molto stanca. Non voglio dire che ci sta, ma si può capire. È anche questo il biathlon, che amiamo così tanto. Se ora lo amo ancora di più? Lo amato tanto anche prima».
Sul podio Auchentaller ha cantato l’inno di Mameli insieme alle compagne, una grande gioia, anche se l’altoatesina, sempre molto sincera, ammette che un po’ le è dispiaciuto non ricevere la medaglia già ieri: «Peccato sia stata cancellata la premiazione di ieri sera, perché ci avrebbe aiutato a realizzare un po’ più velocemente il tutto. Ma alla fine è stato bellissimo così, l’abbiamo vissuta e abbiamo cantato l’inno anche qui».
Anche perché la premiazione delle azzurre è stata l’ultimo atto ufficiale del Mondiale tedesco.
Intanto, mentre le chiediamo di darsi un voto per questo suo primo Mondiale, veniamo interrotti da dei fuochi d’artificio che partono improvvisamente alle nostre spalle, del tutto inattesi. Qualche risata, poi Hannah ci risponde: «Penso sia difficile dare un voto a sé stessi, come fai a farlo? Non puoi vedere le cose obiettivamente, quindi credo sia più giusto dire soltanto che sono molto contenta, perché torno dal mio primo Mondiale con un sacco di esperienza e tantissime belle emozioni. Sono ancora più motivata». Anche noi non le diamo voti, quella medaglia d’oro parla da sola.