Biathlon - 18 febbraio 2023, 16:14

Biathlon - TRIONFO AZZURRO!!! Che vittoria ad Oberhof nella staffetta femminile!!

CHE TRIONFO!
E’ STORIA AZZURRA!

Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi scrivono un’incredibile ed indelebile pagina di storia dello sport italiano dominando la staffetta iridata femminile di Oberhof 2023 battendo le padrone di casa della Germania (Voigt, Kebinger, Schneider, Herrmann) e la Svezia delle sorelle Öberg precedute da Persson e Magnusson. 

Un successo confezionato al poligono (solo due ricariche utilizzate nel complesso) e sorretto da prestazioni sontuose di tutte le quattro protagoniste con una Samuela Comola perfetta al lancio per restare incollata alle nazioni favorite, una Dorothea Wierer maestra di tattica e di lettura nel poligono in piedi per proiettare nella seconda parte di gara la debuttante Auchentaller. La ventunenne di Anterselva poteva tremare, trovandosi così davanti a tutte, ma la carabiniera non si è fatta intimorire, esibendosi in una prova di estrema lucidità sia a terra che in piedi, per poi reggere nel giro finale e passare il testimone a Lisa Vittozzi.
Una Vittozzi da commozione, egregia, perfetta: e Denise Herrmann può solo inchinarsi. 

Per Vittozzi è la quarta medaglia ad Oberhof 2023: potevano essere i suoi Mondiali, lo stanno diventando. Prima di oggi, mai la staffetta femminile era salita sul gradino più alto del podio iridato, fermandosi per due volte al bronzo: Wierer è l'anello di congiunzione con i terzi posti di Nove Mesto 2013 e Konthiolathi 2015, quando in gara al lancio c'era anche la stessa giovanissima Vittozzi.

Quel 2 alla voce ricariche, in una giornata di difficile interpretazione al tiro è emblematico. D’accordo, le condizioni non erano le stesse della ostica gara maschile, ma il confronto con quanto compiuto dalle altre nazioni è più che indicativo, visto che la sola Germania ha limitato i danni (0+6) mentre la Svezia ha girato due volte con Magnusson (2+11) e la Francia è stata tradita nel cuore della gara dalle sorelle Chevalier (1+12), naufragando lontana dal podio dopo una frazione e mezza di ottimo livello. Comola con lo zero, Wierer e Auchentaller con una ricarica a testa in piedi, Vittozzi enciclopedica: “La gara perfetta da parte di ognuna di noi” è stato il commento in calce di Dorothea Wierer, coinvolta in una caduta nel chilometro finale del suo primo giro, fortunatamente senza conseguenze.

Per Doro quella odierna è la quarta medaglia d’oro iridata (la 12ima in totale) in altrettante diverse discipline dopo la mass start di Östersund e la doppietta individuale-inseguimento di Anterselva. Proprio il suo poligono in piedi è stata la prima chiave di volta della gara. Lì l’equilibrio si è rotto definitivamente. Brave le azzurre a farsi trovare pronte, eccellente Auchentaller a rivelarsi grande nel giorno più difficile e più complesso, per le pressioni che poggiavano sulle sue esili spalle - pressioni sorrette magnificamente - ed encomiabile Lisa Vittozzi, autentica padrona della situazione, esemplare nella gestione del tiro, iconica nel poligono in piedi dove ha evidenziato la grande fiducia in questo fondamentale in cui eccelle con estrema naturalezza.

Mai peggio di quinta, in questo Mondiale, la sappadina che ha lasciato il segno su tutte le quattro medaglie italiane della rassegna. Argento nella mista, bronzo nella 15 chilometri e nella Single Mixed prima del trionfo odierno e il tanto rammarico per quell'influenza che l'ha separata - ne siamo consapevoli - da qualcosa di oltremodo prezioso nell'inseguimento. Un cammino trionfale che domani potrà arricchirsi ancor più, perchè come detto nei giorni scorsi, questa Vittozzi è oggi la più forte biatleta del lotto.

L'Italia lassù, sul gradino più alto del podio è un momento storico. L'argento della Germania è prezioso perchè dopo il lancio di un'opaca Vanessa Voigt il podio sembrava oltremodo lontano, mentre la Svezia con il bronzo raccoglie il massimo di giornata, alla luce delle difficoltà e della stanchezza delle sue protagoniste. Delusione di giornata la Francia, con una Simon sottotono, chissà se al risparmio o se in difficoltà. Domani se ne capirà di più. 

Intanto c'è da festeggiare, eccome se c'è da festeggiare.

La Classifica della gara: