Undicesima al traguardo, tre errori distribuiti nei primi tre poligoni ma una prova convincente sugli sci, con finale in crescendo in cui ha sfiorato l’ingresso nella top10. Non è stata una giornata di gloria per Dorothea Wierer, ma alcune indicazioni sono arrivate da questo inseguimento iniziato col pettorale 19, pur nella difficoltà della nebbia di Oberhof.
"Oggi è stata una giornata difficile. A terra era difficile capire se si aveva centrato i bersagli o no e dopo la sessione bisognava controllare con attenzione se si erano commessi errori. Tra l’altro l’azzeramento l’abbiamo fatto senza nebbia, poi in gara la condizione è cambiata: non è facile gestire questi momenti".
Nono tempo sugli sci, sesto nella pursuit: errori a parte, la forma c’è. E soprattutto Wierer ha voluto tentare fino all’ultimo di scalare la classifica, pur senza punti di Coppa del Mondo in palio e con il treno delle medaglie orami lontano.
"In pista mi sono sentita abbastanza bene, sono partita controllata e nonostante tutto ho fatto un buon pursuit time. Ma dovevo fare meno errori. Nel finale non sapevo bene in che posizione fossi ma ho comunque dato il massimo per orgoglio: è l’istinto dell’atleta. Sono giorni di alti e bassi dal punto di vista delle motivazioni: un giorno ne sento molte, un giorno meno: ma naturalmente cerco sempre di dare il massimo.
Ora per le ragazze due giorni di pausa prima della 15 chilometri di mercoledì. Cosa c’è nel programma di Dorothea?
"Domani ci aspetta un allenamento defaticante, poi martedì è già tempo del pregara: aspettiamo le prossime gare e vediamo come saranno anche le condizioni di meteo e neve. Danno pioggia? Ah, fantastico…"
Biathlon – Dorothea Wierer: “Dovevo fare meno errori, ma a terra non si vedeva molto”
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