Una costante nella coppa del mondo maschile di biathlon in questa stagione è stata sicuramente la folta presenza di atleti norvegesi nelle primissime posizioni. La Sprint mondiale, in quest’ottica, non fa assolutamente differenza. Johannes Thingnes Boe, dominatore assoluto della stagione, si prende la prima medaglia d’oro individuale in palio, nonostante condizioni complesse di vento e nebbia tagliando il traguardo in 23’21”7 con un errore e 14”8 di margine sul secondo classificato, Tarjei Boe. Il maggiore dei fratelli Boe è impeccabile al poligono, tuttavia questo non gli consente di chiudere in testa alla gara. La superiorità di Giovannino sugli sci è, del resto, comprovata e indiscussa, facendo segnare il miglior tempo in ogni singola tornata; Tarjei Boe, forte del doppio zero, prova a dargli fastidio, nell’ultima tornata, ma soccombe nel finale. Per il fenomeno norvegese si tratta del terzo oro iridato nella disciplina, dopo quelli ottenuto a Kontiolahti nel 2015 e ad Oestersund nel 2019.
Medaglia di bronzo per Sturla Holm Laegreid, a cui non riesce di imbastire la gara perfetta come è stato nella staffetta mista: a parità di errore con il pettorale giallo di leader della Coppa del Mondo, paga 39”9 di ritardo dalla testa. Anche sugli sci, fa leggermente fatica rispetto alla mixed relay, pur facendo segnare il quarto tempo sugli sci. Chiude la sua gara con un errore sull’ultimo bersaglio della serie in piedi Johannes Dale, quarto norvegese nelle prime quattro posizioni, a 43”6. Da rimarcare senza ombra di dubbio la grandissima prestazione di squadra, con i primi quattro classificati che si contendono anche i migliori tempi di total course time; a questo, si aggiunge la sesta posizione di Vetle Sjastad Christiansen, con un solo errore a 59”7 dalla testa.
Ad interrompere lo strapotere norvegese è un commovente Dmytro Pidruchniy, che, oltre alle vicissitudini legate al proprio Paese, solo nello scorso dicembre si sottoponeva ad un intervento al ginocchio: chiude la sua gara in quinta posizione a 53”4 con una prestazione perfetta al poligono.
Giornata complessa per gli azzurri: Tommaso Giacomel chiude in 17esima posizione a 1’47”8: con 3 errori al poligono, limita i danni con un buon 12esimo tempo sugli sci; Lukas Hofer, alla prima gara nel massimo circuito dopo i noti problemi fisici e una sola sprint disputata in IBU Cup, commette due errori e partirà nell’inseguimento dalla 28esima posizione con un ritardo di 2’05”2. Patrick Braunhofer è 50esimo senza errori a 2’44”1, mentre Elia Zeni, al primo grande evento con la nazionale, si qualifica per la Pursuit in 53esima piazza con un solo errore nella serie in piedi a 2’46”6. Non parteciperà all’inseguimento invece Didier Bionaz, sfortunato nella prima serie dove accumula 3 errori e non va oltre il 66esimo posto.
Biathlon – Mondiali: Johannes Boe medaglia oro nella sprint, guida il poker norvegese

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