OBERHOF – Tra la gioia della doppia medaglia vinta con Hanna Öberg e Linn Persson nella sprint femminile, l’attesa di rivedere Lukas Hofer in gara e la rabbia quando pensa al regolamento dell’IBU che ha gettato nel caos tutte le squadre, l’allenatore responsabile della nazionale svedese Johannes Lukas ha parlato a Fondo Italia.
Il tecnico tedesco è partito elogiando Hanna Öberg: «Penso sia veramente splendido vedere i progressi che ha fatto nel corso dell’anno – ha affermato Lukas a Fondo Italia – non ha iniziato la stagione nella maniera che avrebbe voluto, poi è stata malata a natale e dal suo ritorno ho avuto la sensazione che andasse sempre meglio settimana dopo settimana. Ha lavorato tanto in preparazione del Mondiale e ora è arrivato questo podio nella prima gara che è grande».
Johannes Lukas è particolarmente interessato non solo ai cinque svedesi che avrà nella sprint maschile, ma anche a Lukas Hofer con il quale ha intrapreso una bella collaborazione la scorsa estate, che si sperava portasse a risultati importanti. Invece, ci si è messo di mezzo un infortunio che ha costretto l’azzurro a restare lontano dalla neve a lungo. Ora il rientro, proprio nella sprint del Mondiale di Oberhof: «È stato un periodo veramente difficile per lui ma anche per me, perché volevo supportarlo davvero al cento per cento, ho provato a fare del mio meglio e abbiamo anche avuto un’ottima comunicazione con la federazione italiana. Tutti noi abbiamo fatto del nostro meglio perché tornasse in occasione del Mondiale. Certo, fino a due settimane fa, la situazione non era ottimale, avevamo pensato che forse sarebbe anche stato meglio non venire qui, ma ora le cose vanno sempre meglio, sono veramente felice che sia qui. Ovviamente, per domani dobbiamo vedere quanto bene il corpo reagirà, non bisogna porsi delle aspettative troppo alte. Prima di tutto per me è fantastico vederlo tornare sugli sci domani vederlo nuovamente partire».
Infine Lukas è tornato sulla questione del cambio regolamentare che ha gettato nel caos e fatto arrabbiare gli staff tecnici di tutte le squadre presenti: «Ai miei occhi la regola aveva proprio un altro significato, l’idea è che se hai cinque atleti nella top 15 allora tutti loro possono gareggiare. Tutti gli altri allenatori la pensavano alla stessa maniera. Fino all’ora di pranzo di giovedì ho pensato che fosse così. Ovviamente non sono felice di questa decisione perché non abbiamo ora qui tutti gli atleti che avremmo potuto schierare. Non è certo la situazione perfetta per me, ma ero arrabbiato ieri e oggi voglio solo godermi queste due medaglie e concentrarmi sullo sport.
Noi abbiamo chiesto loro riguardo questa regola, avevo chiesto quanti posti avessi. Ai miei occhi questa decisione è arrivata tardi oppure si poteva interpretare in diversi modi, se la interpreti come hanno fatto loro ieri, allora devi informare gli allenatori prima, perché fidati, nessuno l’aveva capita così».