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Biathlon , Interviste

Biathlon – Johannes Bø: “Oggi sono stato fortunato, ma questo è lo sport; la prossima volta potrebbero uscire”

OBERHOF – Nemmeno la nebbia e un numero svantaggioso come l’uno hanno fermato Johannes Thingnes Bø, che si è imposto nella sprint di Oberhof davanti a suo fratello Tarjei e a Sturla Lægreid.

Nella conferenza stampa all’interno del media centre di Oberhof, il norvegese ha parlato innanzitutto delle condizioni metereologiche, chiarendo subito che la nebbia non ha così influenzato la gara: «È stato piuttosto interessante arrivare allo stadio oggi e vederlo avvolto dalla nebbia, addirittura da dove arrivavamo noi non riuscivamo nemmeno a vedere lo stadio. Abbiamo tutti sperato ovviamente che si potesse fare la gara, abbiamo dovuto cambiare un po’ di materiale nella carabina per poter vedere meglio i bersagli. Alla fine, le condizioni erano fattibili durante l’azzeramento e la competizione, quindi sono contento che poi si sia disputata la gara anziché posticiparla».

Una gara che lo ha incoronato campione del mondo nel format a quattro anni di distanza dal successo di Oberhof. A volte, però, anche i campioni come lui hanno bisogno della buona sorte per conquistare il successo, visti i due colpi sbordati nell’ultima serie che in un modo o nell’altro si sono chiusi. «Ovviamente nel corso del secondo giro ho sentito più pressione, a causa dell’errore che avevo commesso nella prima serie. Al tiro ho avuto la sensazione di aver sbagliato il quarto colpo – ha affermato Bø – almeno così mi sembrava dal suono che aveva fatto, invece è andato dentro. Quindi mi sono detto che quello successivo avrei dovuto mandarlo al centro, invece è andato allo stesso modo. Credo di essere stato abbastanza fortunato, ma questo è lo sport. La prossima volta (quei colpi) potrebbero uscire».

Nell’ultimo giro, Johannes Bø è andato a tutta: «Non ero abbastanza sicuro che sarei stato davanti a Sturla (Lægreid, ndr), perché avevo saputo che il suo ritmo era stato buono dopo il primo poligono. Avevo 15” da recuperare, quindi se non avesse commesso errori nella seconda serie, sarebbe stata tirata fino alla fine. Avevo ancora abbastanza energie ed indossando il numero uno non avevo grandi punti di riferimento sulle prestazioni degli altri. Quindi dovevo solo pensare a spingere a tutta e dopo la mia gara aspettare gli altri».

Splendida è stata la prova di suo fratello Tarjei, che ha così completato una splendida doppietta in famiglia. «Ho provato a seguire la sua gara – ha ammesso Johannes Bøma c’era così tanta nebbia che non si vedeva il maxi schermo. Quando ho visto che non aveva commesso errori nella seconda serie ed era quindi lì vicino a me, ho pensato che in ogni caso sarebbe stata una bella doppietta in famiglia, che vincesse lui o lo facessi io».

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