La Germania vince la staffetta femminile di Haanja, in Estonia, prova valida per la Ibu Junior Cup. Le biathlete tedesche chiudono la loro prova in 1h07’59"7, ben 48"3 più rapide della Francia. Al terzo posto l’Ucraina (+1’05").
Le tedesche dominano la gara sin dalle prime battute: Selina Marie Kastl prende il largo dopo il primo poligono e dopo la seconda sessione di tiro ha 31"6 di vantaggio sull’ucraina Olena Horodna. Al primo cambio il gap sale a 42"3 e appare chiaro che la Germania abbia in tasca la vittoria. Anche perché dietro la Francia paga una brutta frazione di Camille Coupé (un giro di penalità e ben sei ricariche usate) e ha già 1’36" di ritardo, troppo per la pur brava Oceane Michelon, che rimonta fino al quarto posto ma accusa altri 24" di ritardo: in testa la Germania, infatti, non sbaglia un colpo con Marlene Fichtner. Si arriva al secondo cambio con le tedesche saldamente al comando: 57"8 sull’Ucraina, 1’55" sull’Austria e 1’56" sulla Francia.
La gara si potrebbe riaprire solo al poligono in piedi della terza frazione, quando Magdalena Rieger deve affrontare un giro di penalità con tre ricariche usate, ma la tedesca in precedenza è stata brava a mettere in cascina altri secondi di margine sulle inseguitrici, e dunque i 150 metri in più non fanno la differenza contro Ucraina e Francia, seppur a Yuliia Horodna e Jeanne Richard servano rispettivamente una e due ricariche. Prima dell’ultimo cambio Rieger conquista di potenza altri 12" sull’Ucraina e consegna a Johanna Puff un tesoretto di 37" da amministrare sul secondo posto. Terza la Francia a +59"2: le transalpine, grazie a una prestazione perfetta al tiro di Leonie Jeannier, riescono a superare l’Ucraina (Daryna Chalyk deve invece usare tre ricariche in piedi) e a recuperare dieci secondi a una Germania tuttavia imprendibile, con Puff che spinge fino al traguardo.
In top-10 anche Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Svizzera, Slovenia (ottava davanti all’Italia) ed Estonia. Prestazione poco brillante per le azzurre, arrivate none a 8’01" di ritardo e con ben sette giri di penalità sul groppone. La gara si mette subito male, con Gaia Brunello che accumula un giro di penalità a terra e addirittura tre in piedi: se aggiungiamo il tempo perso per le sei ricariche, si comprende il 12esimo posto con 3’22" di ritardo nella prima frazione. Con Fabiana Carpella l’Italia si avvicina pian piano alla top-10: l’atleta delle Fiamme Oro usa quattro ricariche ma non va in penalità, e grazie anche a una buona velocità al tiro (quinto posto nello shooting total time della seconda frazione) si riporta a 7" dal decimo posto dell’Estonia. L’operazione-sorpasso sulle baltiche si completa con Birgit Schölzhorn, che supera di passo Pauline Puusaar. E lo fa per ben due volte, perché al primo poligono la carabiniera va in crisi (due giri di penalità e tre ricariche usate), costringendosi a un’ulteriore rimonta per artigliare almeno la top-10. Schölzhorn rifila oltre un minuto a Puusaar e riesce a passare il testimone a Sara Scattolo con l’Italia al decimo posto. L’atleta del Centro Sportivo Esercito supera con facilità la romena Vivien-Bernadett Andras e solo con un disastro all’ultimo poligono della slovena Kaja Zorc potrebbe sperare nell’ottavo posto: cosa che non avviene, ed è anzi Scattolo a trovare un ulteriore giro di penalità che cristallizza la nona posizione finale.
Biathlon – Ibu Junior Cup, la Germania vince la staffetta femminile di Haanja, Italia nona
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