La sua presenza è stata in fortissimo dubbio fino allo scorso weekend, quando Lukas Hofer ha preso parte alla sprint di IBU Cup a Obertilliach, faticando al poligono ma dimostrando che la condizione sugli sci non gli toglieva la possibilità di ricevere la necessaria fiducia in vista del Mondiale di Oberhof.
I tecnici hanno deciso di convocarlo e Hofer, che da anni ha sempre segnato il Mondiale di Oberhof come una tappa importante della sua carriera, ha deciso di mettersi in gioco, accettando una sfida davvero difficile.
Viste le tante problematiche avute in questi mesi, già essere qui è un successo. «Si, da una parte è una vittoria essere qui – ha affermato Hofer a Fondo Italia al termine dell’allenamento ufficiale maschile – dall’altra parte era l’unico obiettivo che avevamo fissato dopo tutti i problemi avuti, quindi era importante non mollare anche se con i problemi che ho non era affatto facile. Adesso speriamo di dare il meglio, anche se non possiamo aspettarci miracoli».
Hofer ha fatto quindi il punto della situazione sulla sua condizione: «La forma fisica sta migliorando, non posso aspettarmi chissà quale impennata della condizione, perché per più di due mesi non ho sciato, quindi posso solo cercare di fare il meglio e vedere cosa viene fuori. Se riesco a eseguire il lavoro che so fare posso togliermi qualche soddisfazione, visto che sono venuto qui».
Insomma nessun obiettivo particolare per il carabiniere: «A fine Mondiale sarò soddisfatto se avrò disputato tutte le gare che mi sono messo in testa, al di là dei risultati. Al momento per me è solo importante cercare di risolvere il problema, non avere più dolore, perché pian piano le forze mentali si stanno esaurendo. Dobbiamo cercare di fare il meglio in questi mondiali, poi recuperiamo».
Inevitabile chiedere a Hofer un pensiero sulla medaglia d’argento vinta dalla staffetta mista mercoledì scorso: «Era una medaglia attesa da tutti quanti, soprattutto dai tifosi italiani, perché si sapeva che potevano giocarsela. Sono contento perché i giovani hanno fatto un salto negli ultimi anni, lo hanno fatto vedere e qui sono stati davvero bravi visto che hanno anche sparato in prima e seconda piazzola, dove non è facile, lo so bene. Giù il cappello».