Centesima sprint maschile in tecnica classica nella storia della Coppa del Mondo di sci di fondo, curiosamente la prima mai disputata in Francia, in uno splendido bagno di folla.
Piccola nota storica, la prima sprint di Coppa del Mondo venne vinta da Fabio Maj a Engelberg il 27 dicembre 1999.
Qualificazione importante per i norvegesi, in quanto ultima chiamata per chi non ha ancora la certezza del posto ai Mondiali di Planica.
A Les Rousses, il miglior tempo, manco a dirlo, è di Johannes Klæbo, chi ovviamente ha la certezza del posto, essendo campione del mondo in carica. Ma per una volta, il campionissimo non ha dominato, in quanto ha fatto registrare un tempo di appena 23 centesimi su un Valnes che ha risposto presente proprio in quella che per lui sapeva di ultima possibilità.
Terza piazza per il solito ottimo Chanavat, che ha chiuso a 35 centesimi da Klæbo, mentre quarto il non più sorprendente Anger, il giovane svedese a 58 centesimi dalla vetta.
Bellissima la prestazione di Pellegrino, capace di chiudere addirittura in quinta piazza a 93 centesimi. Veramente una grande prova per il valdostano, che sente già aria di evento iridato ed è subito salito di colpi anche in classico.
Tutti qualificati i sette norvegesi, addirittura nelle prime 17 posizioni, segno che veramente la gara odierna è stata presa quasi come una “resa dei conti” in ottica Mondiale.
Dopo due podi consecutivi nel format, è rimasto sorprendentemente fuori Simone Mocellini, trentaseiesimo staccato di 8”17 da Johannes Klæbo.
Distanti dalla zona qualificazione gli altri azzurri. Gabrielli ha chiuso 51° a 12”62, Graz 55° a 14”80, Abram 57° a 14”88.
Bene la Svezia con quattro atleti nelle prime undici posizioni, mentre gli Stati Uniti applaudono l’ottimo Ogden, settimo.
Per quanto riguarda i padroni di casa della Francia, oltre a Chanavat in terza posizione, ci sono anche Jouve sesto, Chappaz 15° e Jay 19°. Addirittura tre i cechi qualificati, con Seller 16°, Cerny 23° e Novak 25°. Sorrisi per la Finlandia con quattro qualificati, ma a sorpresa tra essi non c’è Joni Mäki, rimasto fuori in 32ª posizione.
Per quanto riguarda le batterie, Pellegrino ha scelto la parte bassa del tabellone e sarà al via della quinta. Non sarà però un quarto di finale facile, in quanto trova i pericolosi Svensson e Golberg, ma occhio anche al canadese Cyr, grande protagonista in Val di Fiemme poche settimane fa.
La composizione delle batterie