La biatleta finlandese Erika Jänkä, dopo il malore accusato a dicembre nella tappa di Coppa del Mondo a Hochfilzen, ha confessato ai microfoni del quotidiano "Yle" cosa sia realmente successo in pista quel giorno, quando i sanitari hanno dovuto soccorrerla in pista, per poi optare per il trasferimento della 27enne in ospedale.
"Certamente è stata la competizione più drammatica e il momento più spaventoso della mia carriera – ha esordito la giovane –. È stato come se le luci si fossero spente durante la gara. Mi sembrava di essere fuori dal contesto". I medici del nosocomio austriaco le hanno comunicato la diagnosi dopo una serie di test: il suo crollo sulla neve era stato causato dal diabete.
"Certamente è stata la competizione più drammatica e il momento più spaventoso della mia carriera – ha esordito la giovane –. È stato come se le luci si fossero spente durante la gara. Mi sembrava di essere fuori dal contesto". I medici del nosocomio austriaco le hanno comunicato la diagnosi dopo una serie di test: il suo crollo sulla neve era stato causato dal diabete.
"La mia glicemia era molto alta – ha affermato Erika Jänkä –. È stata una notizia choccante e quando il dottore in ospedale mi ha detto che, a suo avviso, non avrei più potuto gareggiare, i miei pensieri hanno iniziato a vorticare senza sosta". L’atleta ha aggiunto che già dagli esami eseguiti all’età di tre e cinque anni era stato riscontrato in lei il difetto genetico che causa il diabete, di cui esistono anche altri casi nella sua famiglia, ma non si aspettava comunque che la patologia potesse emergere senza preavviso.
Katja Mjösund, medico della squadra di biathlon finlandese, però, ha valutato la situazione e stabilito che Jänkä avrebbe ancora potuto gareggiare, così come è avvenuto a Ruhpolding.
A "Yle" la finlandese ha rivelato che, per ora, non dovrà assumere insulina, ma soltanto compresse utili a controllare i livelli glicemici. Peraltro, dopo la diagnosi, l’atleta ha anche apportato piccole variazioni alla sua dieta, riducendo al minimo i gel e le bevande sportive prima delle competizioni per tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue.