Terza vittoria in carriera per Ebba Andersson che rientra nel massimo circuito per imitare quanto fatto dalle connazionali lo scorso fine settimana di Livigno e firmare la 10km a tecnica libera di Les Rousses. Per la venticinquenne gialloblu si tratta del secondo successo stagionale dopo l’analogo prova in classico di Ruka, un sigillo maturato dopo 24’08 di gara con un margine di 13"4 sulla padrona di casa Delphine Claudel che mantiene così sul podio la Francia dopo la premiere del Cermis.
In terza piazza ecco la sempre generosa Jessie Diggins, attardata di 20"5 da Andersson, con la norvegese Ingvild Østberg costretta ad accontentarsi ancora una volta in questa stagione dei piazzamenti appena a ridosso del podio: quarto posto per lei (+24"4) seguita a maggiore distanza dall’altra statunitense Rosie Brennan (+40"1) e dalla connazionale Silje Theodorsen (+41"). Settimo posto quindi per la tedesca Victoria Carl tallonata ad un solo decimo dalla finlandese Kerttu Niskanen mentre a completare la top ten di giornata hanno contribuito la transalpina Flora Dolci e la norvegese Ragnhild Haga.
La trentina Francesca Franchi è risultata la migliore delle italiane con un 17° posto ed un ritardo di 1’05"5 da Ebba Andersson: la finanziera di Molveno è partita subito con le marce alte inserite, pagando dazio nella seconda parte di gara per pareggiare comunque il miglior risultato della carriera, risalente all’identica prova di Davos del dicembre 2020. Poco dietro, ventisettesimo posto ad 1’44 per l’ampezzana Anna Comarella con Cristina Pittin 33ima a 2’14.
Dopo gli scarni numeri di Livigno, anche la tappa di Les Rousses ha fatto registrare pochissime presenze: solo 39 atlete al via, di cui 38 al traguardo per il ritiro di Anne Kyllonen. Undici nazioni rappresentate. Undici. Una mortificazione per gli organizzatori e un pessimo spot per il Circo Bianco che colpisce peraltro un movimento come quello del fondo già affossato da decisioni non sempre sagge e lungimiranti. Come quella di allargare a 50 il numero degli atleti a punti sulla soglia di un evidente crisi partecipativa.
Assenze che giocoforza incidono sul valore effettivo dei risultati: così non si può andare avanti. Intanto domani la tappa transalpina prosegue con una sprint in tecnica classica.
La classifica completa: