È stata una vittoria con molti significati quella della Team Sprint svedese a Livigno. Una Nazionale ‘B’, che poi ‘B’ non è, perché si sta parlando di Linn Svahn e Maja Dahlqvist: per motivi diversi, però, entrambe attraversavano un periodo difficile. Svahn mancava dal circuito maggiore da 678 giorni ed è finalmente rientrata da un infortunio alla spalla curato tardivamente e non certo nel migliore dei modi, Dahlqvist non aveva ancora vinto in Coppa del Mondo in questa stagione. Insomma, entrambe avevano un disperato bisogno di vincere, ed è forse stata questa la molla che ha permesso a Dahlqvist di battere Jonna Sundling, connazionale che però gareggiava per Svezia I insieme a Emma Ribom.
Queste le parole di Svahn a Fondo Italia: «Mi è mancato molto vincere. Erano due anni che non succedeva in Coppa del Mondo, ed è una sensazione bellissima, la migliore che ti possa capitare. Mi sentivo molto forte così ho pensato che sarei dovuta andare all’attacco, ma sapevo che Maja preferiva restare più cauta, è andata bene così».
«Sono d’accordo con Linn, è bellissimo tornare sul gradino più alto del podio. Anch’io non vincevo da oltre un anno», ha aggiunto Dahlqvist. «Penso che per entrambe sia stata una gran giornata, eravamo in forma. Per quanto riguarda il finale, volevo avere una buona posizione negli ultimi 300 metri. Tutto è andato perfettamente».
La vittoria di ieri è ancora più importante per Svahn, che sta cercando l’ultimo biglietto per i Mondiali di Planica. I tecnici svedesi hanno già comunicato la presenza di dieci atleti, ma tra le donne manca un posto nella sprint, anche per permettere a Svahn di tornare in condizione. Una scelta che potrebbe rivelarsi molto lungimirante.
Sci di Fondo – Svahn, la vittoria della liberazione: “Mi è mancata molto”
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