Pokerissimo della Norvegia nella staffetta maschile di Anterselva, gara che chiude il ricco programma altoatesino. Gli scandinavi, imbattuti nel format questa stagione, dimostrano ancora una volta una superiorità disarmante e fanno cinque su cinque.
I norge si permettono di avere un lancio con le polveri bagnate di Lægreid lasciando la testa della classifica, al primo cambio, alla Francia con un ottimo Guiggonat in cerca di risposte positive; a seguire un terzetto con Repubblica Ceca di un ritrovato Krcmar, la Norvegia assieme alla Svizzera di Stalder a 11". L’Italia fa fatica con Braunhofer (ultimo giro di pura sofferenza) e cambia 14esima a più di un minuto dalla testa.
Nella seconda frazione il cambio della guardia: Boe senior lascia sfogare una Francia a trazione anteriore con F.Claude che tenta la gara dura sull’onda della prima frazione con il tedesco Kuehn che tiene la terza piazza. Nel poligono in piedi escono assieme Francia e Norvegia ma nel terzo giro il più grande dei fratelli Boe stacca Claude (9" al cambio) che viene ripreso da un pimpante Kuehn. Alle loro spalle però c’è l’Italia con un Giacomel extra lusso che compie una rimonta da primo della classe (miglior tempo di frazione in 18′ puliti e 48" di distacco) e una verve tattico-agonistica che fa capire il diamante grezzo che c’è nel ragazzo trentino.
La terza frazione è regolare amministrazione per J.Boe che, al netto di qualche inciampo nel poligono a terra, sciorina uno shooting time da 18" e spicci in piedi lasciando il numero di targa alla resto della compagnia senza palesare alcun sforzo sugli sci: 20" a Jacquelin sulla frazione e 30" in dote a Christiansen su Fillon Maillet. Doll fa il suo a mantiene i tedeschi sul podio così come l’Italia, rispettivamente a 1’10" e 2′ con un’altra solida prestazione di Bionaz.
Il valdostano lascia il testimone all’esordiente Zeni un vantaggio di una quindicina di secondi scarsi su Svizzera, Svezia e Repubblica Ceca. Il classe 2001 è di ghiaccio al poligono (una sola ricarica) e conferma il motore sugli sci dovendosi inchinare solamente al rientro prepotente dello svedese Samuelsson (secondo tempo di leg dietro a Christiansen) nell’ultimo giro ma difendendosi da Repubblica Ceca e Svizzera, sesta e settima al traguardo. Italia chiude nuovamente quinta dopo Ruhpolding con un formazione giovanissima che lascia l’acquolina in bocca per il prossimo futuro.
Norvegia che finisce nuovamente in passerella e piazza il record di vittorie consecutive in staffetta (sette!) davanti a Francia e Germania e la striscia potrebbe allungarsi a Oberhof con gli imminenti Campionati Mondiali, prossima fermata della stagione.
Biathlon – La Norvegia non fa prigionieri: sua anche la staffetta maschile di Anterselva. Applausi alla Giovine Italia: quinta
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