Non sono arrivati i primi punti in carriera, ma Hannah Auchentaller ha tanti motivi per essere felice della sua prestazione odierna. Alla sua prima esperienza in Coppa del Mondo ad Anterselva, la giovane del 2001, è riuscita a disputare un’ottima sprint concludendo 42ª a poco più di un secondo dalla zona punti. L’atleta del CS Carabinieri è stata soprattutto protagonista di uno splendido ultimo giro, nel quale ha dimostrato di avere un bel passo sugli sci di ottimo livello anche in Coppa del Mondo.
È giustificata la sua soddisfazione in mixed zone: «Ci tengo innanzitutto a dire che poter partire qui è un onore grandissimo, sinceramente non me lo aspettavo. È andata bene e per fortuna mi hanno dato questa possibilità, me la sono gustata appieno. Gareggiare in casa è qualcosa di speciale. Ovviamente ero super nervosa alla vigilia, ma sono riuscita a concentrarmi su me stessa senza lasciarmi distrarre dall’ambiente intorno. Per quanto riguarda la prestazione, sugli sci mi sono comportata bene ma purtroppo al poligono ho fatto un errore di troppo per ottenere dei punti, resto però super contenta».
Una settimana fa Auchentaller ha vinto in IBU Cup, eppure la prestazione sugli sci è stata nettamente migliore nella giornata odierna. «Si, oggi sugli sci è andata molto meglio rispetto allo scorso weekend quando non ero andata così bene. Ciò è stato utile anche per la testa. Oggi, fin da subito sono partita piuttosto fiduciosa perché mi sono accorta che rispetto allo scorso weekend stavo andando molto meglio sugli sci. Trovare lo zero a terra è stato fondamentale, sapevo di non essere partita troppo forte e di averne ancora quindi ho cercato di dare tutto e lavorare bene. Purtroppo in questo sport può capitare quell’errore di troppo. Intanto un obiettivo l’ho raggiunto, poi per i punti ci penseremo con l’inseguimento (ride, ndr)».
Infine Auchentaller è tornata sull’emozione di gareggiare ad Anterselva dove fin da bambina si è sempre recata a seguire le gare da appassionata: «Parlando con Rebbi (Passler, ndr) in questi giorni, ci siamo ricordate di quando fino allo scorso anno eravamo in tribuna a fare il tifo oppure guardavamo le gare da casa. Siamo venute qui fin dall’età di tre anni, andando in giro a raccogliere autografi, ed oggi siamo qui a gareggiare anche noi. È qualcosa di speciale. Chi l’avrebbe mai detto nel 2020 quando ero qui a vedere Doro vincere l’oro».