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Biathlon , Interviste

Biathlon: Elvira Oeberg: “Non sono più solo una buona fondista, sono una buona biathleta”

Ad Anterselva torna a gareggiare Elvira Oeberg, dopo che a Ruhpolding (Germania) un malanno l’ha costretta a saltare la staffetta, ma soprattutto la Mass Start, e torna in pista nel migliore dei modi, trovando il podio ancora una volta con il doppio zero. Al di là del risultato, è l’approccio alla gara da parte dell’atleta che colpisce gli addetti ai lavori e non. A soli 23 anni, infatti, è davanti agli occhi di tutti che stia dimostrando una maturità agonistica davvero ammirevole.
"Sono molto contenta per la mia gara, del resto non ero nemmeno sicura che sarei partita. Gli ultimi giorni sono stati difficili per me, stavo abbastanza male" ha confessato la biathleta svedese ai microfoni di Fondo Italia, al termine della gara odierna "Ho cercato di lavorare in maniera intelligente oggi, senza partire troppo forte all’inizio, perché volevo vedere come avrebbe risposto il mio corpo, anche perché generalmente faccio davvero fatica in quota. Bisogna stare attenti perché se vai troppo forte all’inizio alla fine lo paghi e quindi penso di aver impostato molto bene il mio ritmo"
Parole che fanno eco a quanto già dichiarato al termine della sprint vinta a Pokljuka (Slovenia) quando, nonostante uno stato di forma non ottimale, è comunque riuscita ad ottenere un ottimo risultato grazie ad un atteggiamento in pista completamente diverso rispetto al passato e che sta pagando in termini di risultato. E sabato, nella Pursuit, potrà certamente provare ad approfittare dell’ottima posizione di partenza, grazie ai distacchi contenuti. "Un’ottima posizione di partenza per l’Inseguimento, certo, ma oggi la concorrenza è stata serrata" La piccola di casa Oeberg, però, rimane con i piedi per terra: "Prima ovviamente c’è da capire come reagirà il mio corpo allo sforzo di oggi e devo cercare di recuperare energie"
Non nasconde, tuttavia, che conseguenza diretta di questo nuovo atteggiamento nella gestione della gara e di sé, è il miglioramento di un fondamentale, il tiro, che in passato le ha dato problemi. "Il mio tiro è migliorato molto quest’anno, soprattutto il tiro a terra, non manco un bersaglio da Hochfilzen. Lo scorso hanno avevo delle brutte percentuali a terra. Sono molto contenta di come sono riuscita a migliorare questo aspetto. Ora non sono più solo una buona fondista, sono una buona biathleta." Una crescita a 360°, dunque, che la sta confermando sempre di più ai vertici del biathlon mondiale.

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