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Biathlon – Tommaso Giacomel: “In gara ero abbastanza tranquillo e sciolto, così ho sfruttato questo buon momento”

Non era mai entrato in zona punti in una individuale di Coppa del Mondo, avendo nel 44° posto a Kontiolahti il suo miglior risultato nel format. Tommaso Giacomel ha però confermato, in quello che fino a ieri era stato il suo format di gara più ostico, la crescita avuta in questi mesi. Il trentino delle Fiamme Gialle ha chiuso la gara di Ruhpolding al quinto posto con un errore. Addirittura, se avesse chiuso con lo zero anche vinto, chiaro segnale di quanto questo atleta sia arrivato a un livello eccellente, ad appena 22 anni, una notizia che può solo rendere felici i tifosi italiani.
Una preziosa continuità di risultati per un biatleta così giovane, alla quarta cerimonia floreale in stagione, capace anche di occupare il terzo posto nella classifica Under 25, nel quale si sta avvicinando addirittura alla vetta. Dopo Kontiolahti, Giacomel era a -73 da Andersen e -113 da Hartweg, mentre oggi si trova a -21 dallo svizzero e -38 dal norvegese. 
Tanta la soddisfazione di Giacomel dopo l’individuale di Ruhpolding: «Sicuramente è bellissimo aver ottenuto un ottimo risultato in questo format di gara – ha affermato l’azzurro a Fondo Italia – è veramente bello aver proseguito questa serie di prestazioni di altissimo livello. Alla vigilia della gara mi sarei “accontentato”di chiudere la mia prova con una percentuale dell’85 o 90%, invece sono andato oltre. La prima cosa che noto se guardo la classifica? Che davanti siamo gli stessi di Pokljuka, con l’aggiunta del solo Fak (ride, ndr)». 
Importante per Giacomel soprattutto il 10/10 in piedi: «Eh si, la mia solidità in piedi a volte ha bisogno di un pò di rodaggio (ride, ndr). Oggi, però, ero proprio tranquillo e sciolto. In questo periodo mi riesce tutto con grande facilità e sono felice di essere stato abbastanza bravo nello sfruttare questo buon momento».
Il ventiduenne azzurro continua a godersi le zone alte della classifica e a flirtare con il podio. Leggendo la sua carta d’identità è solo una bella notizia per il biathlon italiano.

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