Era nell’aria dopo le tante occasioni a lei concesse e fin qui fallite nel corso di questa stagione. Stina Nilsson non si è recata a Ruhpolding per la tappa di Coppa del Mondo, ma è rimasta a Pokljuka, in Slovenia, dove questo fine settimana sarà impegnata in IBU Cup. Un piccolo passo indietro necessario dopo le difficoltà mostrate da Kontiolahti in poi, in una prima parte della stagione nella quale la svedese non ha migliorato le proprie percentuali al tiro, mentre ha peggiorato le prestazioni sugli sci. I progressi che si attendevano da lei, soprattutto dopo il bel finale della passata stagione, non si sono visti, tanto che fin qui il suo miglior risultato è stato un 33° posto nella pursuit di Hochfilzen.
È arrivata così la decisione dolorosa ma obbligata dei tecnici svedesi, che l’hanno rimandata in IBU Cup sperando possa ritrovare confidenza e soprattutto rilanciarsi. L’allenatore responsabile della nazionale svedese, Johannes Lukas, ha così spiegato a Aftondbladet: «Speriamo davvero che colga l’occasione e torni all’alto livello che sappiamo essere in suo possesso».
A Nordic Magazine, l’allenatore di tiro della Svezia, Jean-Marc Chabloz, che ha lavorato con Nilsson sin dall’inizio, ha spiegato: «Sono stato soddisfatto del suo tiro fino all’ultima gara a Le Grand-Bornand (quando aveva fatto un 10/20 durante l’inseguimento, ndr). Per il resto era sopra l’80%, l’obiettivo che avevamo a inizio stagione. A quel tempo, se avesse sciato come l’anno scorso, era tra i primi 15 in quasi tutte le gare. È vero che era quindi in pista che non andava bene. È difficile trovare delle spiegazioni per questo, quindi ha cercato di concentrarsi sul fondo durante le vacanze, quando ha pensato soprattutto a riposarsi e dopo ad allenarsi per ritrovarsi nello sci di fondo. Fisicamente stava molto meglio a Pokljuka, ma, dato che durante questo periodo si era un po’ lasciata andare per concentrarsi sullo sci, non è riuscita a sparare bene».
In IBU Cup per ritrovarsi, quindi: «Penso che lei sappia prendere tutto nel modo giusto. È positivo per lei tornare indietro e fare qualche giorno in IBU Cup, con meno pressione, soprattutto da parte dei media. Ne ho parlato molto con lei e le va bene bene correre nuovamente in IBU Cup. In Slovenia la scorsa settimana ha fatto il quattordicesimo tempo sugli sci partendo con un pettorale alto, questo è il livello che deve avere. Stava bene mentalmente, nonostante il suo brutto tiro, grazie al ritorno di buone sensazioni nello sci. Attualmente, la cosa migliore per lei è tornare in IBU Cup. Questo non è un problema, è un piccolo passo indietro per puntare, a lungo termine, più in alto».
Chabloz non ha però assicurato che, in caso di bella prestazione in IBU Cup, Stina Nilsson possa essere subito riportata in Coppa del Mondo già ad Anterselva: «È un po’ più complicato di così. Devi pensare che dobbiamo ragionare anche sulla quinta ragazza da portare ai Mondiali. Mona (Brorsson, ndr) sta tornando bene e nella staffetta mista di domenica scorsa ha dimostrato che possiamo contare su di lei. Per il momento, ha un vantaggio perché ha esperienza ed è una ragazza di cui sappiamo di cosa sia capace. Le quattro davanti (Elvira Oeberg, Linn Persson, Anna Magnusson, Hanna Oeberg, ndr), salvo malattia, sono intoccabili. Per Stina penso sia meglio concentrarsi sull’IBU Cup e poi ci saranno diverse opzioni da prendere tra Anterselva, che rimane una possibilità, e i Campionati Europei a Lenzerheide».
Biathlon – Stina Nilsson riparte dall’IBU Cup; Chabloz: “Un piccolo passo indietro per puntare, a lungo termine, più in alto”
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