È uno Johannes Bø sorpreso e onesto quello che parla ai media dopo la bella vittoria ottenuta nell’individuale di Ruhpolding. Il campione norvegese si è imposto nonostante un doppio errore al poligono, riuscendo a disputare una prova epocale sugli sci.
Al termine della gara Bø ha quindi commentato così la sua vittoria e anche quanto accaduto durante la gara, con il blackout elettrico che ha un po’ penalizzato alcuni atleti: «È stata una delle gare più dure della stagione, anche a causa della neve. Le condizioni erano strane, anche per i problemi di elettricità. È stato difficile per gli atleti e mi auguro che ciò non accada più.
Quando ho commesso l’errore nella serie in piedi ero convinto di aver perso la gara, credevo che sarei arrivato in settima o ottava posizione, ero abbastanza triste mentre lasciavo l’ultimo poligono. Sono rimasto molto sorpreso quando, mentre mi cambiavo, ho guardato il risultato sull’APP dell’IBU ed ero ancora primo».
Il norvegese ha quindi parlato della sua prova al tiro: «Mi ero ben preparato, nella prima serie nemmeno ho sparato tanto velocemente, però è arrivato l’errore. A quel punto ho resettato tutto, l’obiettivo era solo fare bene nella serie successiva. Da quel momento in poi sono soddisfatto della mia prova al tiro».
La sua condizione sugli sci gli ha quindi permesso di vincere nonostante avesse un errore in più rispetto agli inseguitori: «Sicuramente il mio stato di forma attuale mi dà anche molta fiducia prima della gara. Un po’ meno nell’individuale (ride, ndr), perché se sbagli tre volte in una serie, hai tre minuti di penalità e rischi di chiudere 40° o 50°. Prima della gara, la mia sfida era affrontarla come fosse una competizione normale, perché l’individuale è il format più difficile per me».
A L’Equipe, Johannes Bø è tornato sul blackout elettrico: «Quanto accaduto non è stato giusto per tutti, in quanto alcuni biatleti hanno dovuto sparare senza luce. In effetti, in questa occasione o sei stato fortunato oppure il contrario. Per quanto mi riguarda sono stato fortunato, cosa che non è accaduta per esempio a Tommaso Giacomel, che partiva solo due pettorali dopo di me e già non aveva la luce. Questa è la prima volta che ho riscontrato un’interruzione di corrente durante un evento. Oggi guadagno grazie al mio tempo sugli sci. Ancora una volta sono stato fortunato con il mio pettorale 3 quando vedo che Quentin Fillon Maillet è partito con il pettorale 42, ovviamente ha perso tempo sugli sci».
Biathlon – Johannes Bø sorpreso e onesto: “Dopo l’ultima serie credevo di chiudere settimo; il blackout? Io sono stato fortunato”
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