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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Johannes Bø non ha blackout e vince l’individuale di Ruhpolding con due errori; che bravo Giacomel, è quinto!

Giù il cappello di fronte a Johannes Bø, che non poteva scegliere un modo più impressionante per ottenere la sua sessantatreesima vittoria in Coppa del Mondo.
Il fenomeno norvegese è riuscito a imporsi nell’individuale di Ruhpolding, nonostante due errori, grazie a una prestazione sugli sci impressionante, tra le migliori mai viste.

Il leader della classifica generale ha sbagliato due volte, il primo errore commesso nella serie iniziale a terra e l’altro nell’ultima in piedi. Sugli sci, però, ha avuto un ritmo altissimo, impossibile per tutti gli altri, dominante.
A dargli del filo da torcere ci ha pensato Christiansen, capace di una buonissima prova sugli sci, a cui ha accompagnato una grande prestazione al poligono, arrivando a sparare per la vittoria. Un errore, giunto proprio nella serie finale in piedi non gli ha consentito di vincere, in quanto, pur uscito davanti a Johannes Bø dall’ultimo poligono, era impossibile mantenere il vantaggio di 7” sul connazionale nel corso dell’ultimo giro. Per lui è così arrivato un bel secondo posto a 9”9, magari con un po’ di amaro in bocca per l’occasione sfumata, ma con la consapevolezza di aver ottenuto il miglior risultato in questo format.
A completare il podio, un po’ a sorpresa e forse con una settimana di ritardo rispetto ai suoi desideri, ha concluso lo sloveno Fak, che con quattro zero ha terminato la sua prova al terzo posto a 29”3 dall’imprendibile Johannes Bø. Podio meritatissimo per uno dei due atleti in grado di chiudere con lo zero (l’altro è stato il romeno Flore, che ha chiuso 31°). Una prestazione che non ha consentito alla Norvegia di realizzare una tripletta.

Giù dal podio, infatti, è rimasto Sturla Holm Lægreid, che ha chiuso quarto con un errore e 42"8 di distacco. A conferma però che quest’anno, in campo maschile, la Norvegia è imbattibile.
Al quinto posto la notizia più bella per l’Italia, l’ennesima conferma di un Tommaso Giacomel ormai diventato una certezza del circuito, un atleta con cui tutti devono fare i conti per salire sul podio. Il trentino delle Fiamme Gialle era chiamato a confermare la sua crescita anche in un format tutt’altro che amico, nel quale in Coppa del Mondo non aveva mai fatto meglio di un 44° posto prima di oggi, e il suo miglior risultato era una 22ª piazza al Mondiale Giovani del 2018. Giacomel ha mostrato una buona condizione sugli sci, cedendo qualcosa solo nell’ultimo giro, ma soprattutto una grandissima maturità al poligono dove ha commesso un solo errore nella terza serie, a terra, senza il quale avrebbe addirittura vinto. Per lui quinta piazza a 47”6 da Johannes Bø e un altro pieno di certezze, anche in un format tutt’altro che amico. L’azzurro guadagna anche 45 punti ad Andersen nella corsa al pettorale blu di miglior Under 25, dove resta terzo ma ad appena 38 punti dal norvegese e 21 dallo svizzero. 
Peccato non aver potuto seguire bene il suo ultimo poligono, così come il giro finale di Johannes Bo e tanto altro. Infatti, come se non bastassero le difficoltà climatiche, che hanno costretto gli organizzatori a fare gli straordinari per mettere su un anello da 4 km che consentisse di disputare regolarmente l’individuale a Ruhpolding, ci si è messo anche un blackout elettrico che, oltre a fermare la diretta televisiva, ha bloccato per diversi minuti anche tutti i tempi. Successivamente vi sono state nuove difficoltà con la diretta televisiva, ma fortunatamente almeno i rilevamenti cronometrici non si sono fermati.  
Al di là delle varie problematiche, il comitato organizzatore può sorridere grazie a Doll, ottimo sesto con un errore e autore di un grande ultimo giro che lo ha fatto chiudere a 56"3 dall’alieno. Da applausi il lettone Rastorgujevs, che dopo un anno fermo, ha ottenuto un altro risultato positivo, chiudendo settimo con un errore.
In top ten anche Krcmar, Fillon Maillet, che a parità di errore con Johannes Bø ha chiuso a 1’44", una dura lezione. Decimo invece un Tarjei Bø ancora lontano dalla forma migliore, nonostante una discreta prova al tiro con un solo errore.
Bella conferma per il giovane Hartweg 11°, mentre non sorride la Svezia. Il miglior atleta svedese è stato Nelin 18°, mentre Samuelsson ha chiuso solo 30° con tre errori e Ponsiluoma 33° addirittura con cinque. Quest’ultimo ha realizzato la seconda miglior prestazione sugli sci, ma a un distacco di 1’14" da Johannes Bø. Per rendere bene l’idea della prestazione del fenomeno norvegese.
E gli altri italiani? Un po’ troppa imprecisione che non ha consentito ad altri azzurri di entrare in zona punti. Peccato in particolare per Daniele Cappellari, che rispetto ad altre occasioni era riuscito a limitare i danni sugli sci, ma ha commesso tre errori totali, due dei quali arrivati proprio nell’ultima serie in piedi. Un vero peccato per il friulano che, tornato in Coppa del Mondo dopo due weekend in IBU Cup, sembrava a un passo da ottenere i primi punti in Coppa del Mondo, invece ha chiuso 52°.
Troppi errori al poligono anche per Bionaz, che ha mancato cinque bersagli ma può guardare con fiducia ai progressi avuti sugli sci. Per lui 54° posto. Braunhofer ha concluso 59° con quattro errori e Fauner 93° con sei e tante difficoltà sugli sci dopo lo stop influenzale.
Non ha partecipato alla gara David Zingerle, a causa di una leggere influenza, che a turno ormai ha praticamente toccato tutta la squadra azzurra.
La classifica

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