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Olimpiadi 2030 – Sapporo, sondaggio da ko: il 67% dei cittadini non vuole i Giochi! Strada in discesa per Salt Lake City?

Altro duro colpo per i sogni di Sapporo di ospitare le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2030. Questa volta, la battuta d’arresto potrebbe essere definitiva, dal momento che, rispondendo a un sondaggio condotto dal quotidiano giapponese "Hokkaido Shimbun", i residenti della regione hanno manifestato la loro contrarietà: due terzi di loro non concordano con la candidatura della capitale dell’Hokkaido.
Più dettagliatamente, il 67% degli abitanti di Sapporo non vuole ospitare le Olimpiadi 2030 e la percentuale non solo è piuttosto elevata, ma, soprattutto, è di gran lunga superiore al 38% di pareri contrari raccolto in un sondaggio analogo soltanto 15 mesi prima.
Giova ricordare, in tal senso, che alcune settimane fa la città di Sapporo e il Comitato Olimpico nipponico avevano deciso di sospendere la candidatura ai Giochi per via dei danni provocati dallo scandalo delle tangenti di Tokyo 2020, anche se il sindaco, Katsuhiro Akimoto, si era affrettato a chiarire come la candidatura fosse soltanto in stand-by.
"Inside the games" riporta altresì che una parte dell’opinione pubblica, il 48%, ritiene peraltro che i soldi che sarebbero destinati all’organizzazione dei Giochi di Sapporo 2030 dovrebbero essere impiegati per finanziare le misure anti-Covid e per lo sgombero della neve durante la stagione invernale: si parla, d’altro canto, di una cifra che si aggira tra i 297 e i 317 miliardi di yen.
Così, con Sapporo "fuori dai Giochi" (in tutti i sensi) e con la brusca frenata nei mesi scorsi di Vancouver, oltre alla precedente rinuncia spagnola, Salt Lake City si ritrova oggi a essere l’unica candidata per le Olimpiadi invernali 2030: strada apparentemente tutta in discesa, dunque, anche se nella città che ospitò i Giochi 2002 si preferirebbe puntare di più sulla rassegna a cinque cerchi del 2034, così da evitare di scontrarsi con le sponsorizzazioni dei Giochi olimpici e paralimpici estivi di Los Angeles 2028.
Il tutto mentre il CIO ha comunicato che potrebbe procrastinare l’assegnazione al 2024, nella speranza di trovare, per allora, una paternità solida e "desiderata" alle Olimpiadi invernali 2030.
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