Thierry Langer e la squadra di staffetta mista del biathlon belga hanno sfiorato la squalifica nella staffetta mista di Coppa del Mondo disputata a Pokljuka, in Slovenia. Infatti, nel (maldestro) tentativo di pulire il mirino dalla neve che si era accumulata su di esso e che gli impediva la visuale, Langer si è inavvertitamente puntato contro il viso la carabina: una scena da brividi, anche se il pericolo in realtà non c’era, poiché in precedenza era stato rimosso il caricatore. Ma procediamo con ordine e ricostruiamo insieme l’accaduto.
Durante la gara, poco prima della sessione di tiro in piedi, Langer è caduto in un segmento in discesa, atterrando sull’arma. Nonostante si sia poi rialzato e sia arrivato a sparare tra i primi dieci, ha ben presto dovuto chiedere aiuto, in quanto il caricatore con le cartucce era andato perso nella precedente caduta. Dopo averne ricevuto uno nuovo, si è apprestato a sparare, accorgendosi però del fatto che il mirino era pieno di neve.
Così, Thierry Langer ha rimosso il caricatore e appoggiato il fucile a terra, rivolgendolo verso il suo viso, al fine di liberare il mirino. Non si è però accorto che, così facendo, la scena ha turbato gli occhi dei "meno esperti", che hanno pensato che da un momento all’altro potesse partire un colpo in direzione del volto del belga: se non avesse tolto il caricatore, oltre a rischiare di incorrere in questo drammatico scenario, Langer e il Belgio sarebbero stati squalificati.
Anche se qualche polemica sul mancato provvedimento c’è stata. In tal senso, il regolamento dell’International Biathlon Union (IBU) recita: "È vietato compiere movimenti con una carabina che possano essere pericolosi per gli altri o per gli stessi atleti o che possano essere considerati pericolosi da altri". A questo proposito, nel gennaio 2013 il tedesco Florian Graf fu squalificato durante una gara per lo stesso episodio: aveva inavvertitamente puntato un’arma contro se stesso.
Borut Nunar, direttore di gara dell’IBU, ai microfoni di NRK ha sottolineato: "Ci sono alcuni atleti che hanno problemi nel maneggiare le armi ed è qualcosa su cui lavoriamo continuamente. Ci sarà sempre qualcuno che agisce al limite. Tuttavia, le regole sono semplici e il regolamento è abbastanza buono. Certo, quanto mostrato da Langer non può essere definito ‘carino’".
Lo stesso protagonista della vicenda, Thierry Langer, pur essendo consapevole di non avere rischiato nulla, si è reso conto della gravità del suo gesto: "Era un’azione sicura, perché prima ho rimosso il caricatore, ma è vero, può dare ‘segnali pericolosi’. Non si dovrebbe impugnare fucile in quel modo".
Biathlon – Thierry Langer punta la carabina verso il suo volto durante la gara: perché non è stato squalificato?
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