Simen Krüger è un’irradiddio sulle rampe del Cermis. Uno dopo l’altro gli avversari sono costretti a mollare le code del norvegese, già vincitore al Doss dei Laresi nel 2020: l’ultimo a cedere è il connazionale Hans Christer Holund che con il secondo posto segue il compagno di team verso il podio finale del Tour de Ski, alle spalle di un Johannes Klæbo che coglie così la terza vittoria nella classifica generale.
Un’ascesa forsennata quella dei due norvegesi, pronti a scalzare dal podio del Tour lo svedese Calle Halfvarsson – in difficoltà sin dalle prime rampe e attardato di quasi 2′ sul traguardo – ed un generoso Federico Pellegrino, eccezionale anche nella Final Climb per meritare comunque un eccellente quarto posto nella classifica finale grazie all’ottavo posto sul traguardo odierno.
E così alle spalle della premiata ditta Krüger – Holund, spunta il francese Jules Lapierre che con un terzo posto difficilmente pronosticatile ha perfezionato la storica giornata transalpina, poco dopo il primo successo femminile di sempre confezionato da Delphine Claudel. Nel finale il francese ha saputo raggiungere e superare il terzo norvegese di giornata, Sjur Røthe, meno a suo agio di altre volte sulle pendenze dell’Olimpia 3. Quinto tempo per il giovane tedesco Friedrich Moch che con 38"9 dalla testa precede un giudizioso Klæbo (+45"5).
Dopo aver vinto tutte le tappe sin qui disputate, il fenomeno norvegese ha preferito gestire la situazione, difendendo la leadership nella generale con un minuto appena scarso di margine residuo (59"5) su Krüger e poco più su Holund (+1’21), partiti stamane dalla sesta e settima piazza per accomodarsi sul podio finale. Quarto come detto un fantastico Pellegrino, protagonista di fatto in ogni tappa del Tour, chiuso con 1’44 di ritardo da Klæbo con Pål Golberg e Calle Halfvarsson alle spalle.
Klæbo si conferma dunque sul trono del Tour de Ski dopo i successi del 2019 e dell’anno passato, ma mai come quest’anno – ed in contumacia del team russo, bene rammentarlo – è apparso padrone completo della kermesse, con tanto di sei successi in altrettante tappe che hanno preceduto la Final Climb. Solo oggi ha concesso qualcosa, conscio di non poter resistere al forcing di scalatori come Krüger e gli altri connazionali. Voler fare il cannibale poteva avere controindicazioni di non poco conto, un rischio che Johannes non avrebbe mai voluto correre dopo un TdS di così pregevole fattura.
Da sottolineare il nono posto sul Cermis dell’andorrano Ireneu Esteve Altimiras – uno che quando c’è da far fatica è sempre in prima linea – mentre il settimo ed il decimo posto di Hugo Lapalus e Clement Parisse consentono alla Francia di festeggiare ben tre presenze nella top10 di giornata.
Detto di Federico Pellegrino, all’indomani del podio nella mass start in classico Francesco De Fabiani ha raggiunto Doss dei Laresi in ventunesima posizione con 1’50 appena davanti da Halfvarsson per il 14° posto finale nella generale. Bene anche il padrone di casa Paolo Ventura, 26° oggi (30° posto nella generale) con Giovanni Ticcò 37° (44° posto nella generale per il fassano) con Diddi Nöckler 48° per completare il proprio Tour de Ski ventisettesimo; non è partito come previsto Davide Graz.
In aggiornamento
Sci di Fondo – Krüger irresistibile nella Final Climb! Klæbo fa tris al Tour de Ski; Pellegrino ottavo e 4° nella generale
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