Fin qui non è stato un Tour de Ski facile per Caterina Ganz, che proprio in Val di Fiemme, a pochi chilometri dalla sua Moena e quella Val di Fassa che porta anche in giro per il mondo sulla sua fascetta, la finanziera trentina ha disputato la sua miglior gara del lungo giro a tappe.
Ganz ha concluso al diciottesimo posto dando anche l’impressione di avere tutta la possibilità di raggiungere addirittura la semifinale. Peccato un errore prima dell’ultimo strappo che le ha fatto perdere qualche metro. L’azzurra ha chiuso al quarto posto, alle spalle di quella Myhrvold che, dopo essersi qualificata da lucky loser come terza nel quarto dell’azzurra, è addirittura riuscita poi ad acciuffare il podio.
«Si, ho sbagliato proprio la curva prima della salita – ha ammesso Ganz a Fondo Italia – così mi hanno sorpassato. Nel tornantino ho provato a fare ancora qualcosa perché non ero tanto distante, ma sono rimasta chiusa. Visto che la terza della mia batteria si è qualificata come lucky loser, è un vero peccato non essere riuscita ad andare avanti. Mi sono però piaciuta e mi porto a casa questa prestazione come qualcosa di positivo».
Per Ganz, infatti, questo Tour de Ski è stato una lunga salita, a causa di quel brutto raffreddore che l’aveva costretta a fermarsi nel suo momento migliore, proprio alla vigilia della tappa di Davos. Ora finalmente, la fassana sembra aver raggiunto lo scollinamento. «Quando sono partita per il Tour de Ski non ero in formissima, stavo meglio, ma erano solo i primi giorni successivi alla guarigione. Infatti, quando avevo fatto gli ultimi allenamenti qui a casa tirando un po’, avevo sentito che qualcosa ancora non andava. Però sono partita lo stesso e nei primi giorni di gare ho avuto quasi paura di ammalarmi nuovamente, perché non ero guarita del tutto. Fortunatamente, invece, non ho più avuto problemi e adesso sto sempre meglio.
Secondo me, quindi, nel Tour de Ski ho avuto sensazioni diverse rispetto alle altre gare della stagione, a causa di cilò che ho avuto tornando dalla lunga trasferta al Nord. Purtroppo durante tutto il Tour ho sempre avuto la sensazione di fare una brutta fatica, non quella bella tipica di quando stai bene, quando è un piacere far fatica. Nelle prime gare non stavo bene e non è stato piacevole. Purtroppo a causa della malattia, sono stata costretta a fermarmi completamente per una settimana, perché appena uscivo mi si infiammava nuovamente la gola. Ho dovuto proprio stoppare tutto e quando ho iniziato di nuovo avevo perso un po’ di ritmo gara».
Oggi però Ganz è sembrata aver ritrovato le giuste sensazioni, forse anche galvanizzata dalla sua gente, che dalla vicina Val di Fassa è venuta qui a Lago di Tesero a sostenerla: «E bellissimo gareggiare in casa, qui era presente tutta la mia famiglia, che era in salita a tifare per me. Sicuramente avranno urlato anche se non li ho sentiti perché troppo concentrata».