Festa in casa Mocellini per l’impresa odierna del suo Simone, ragazzo d’oro dentro e fuori i binari del fondo, nuova eroina degli sci stretti nazionale che i tra i tantissimi fans che lo sostengono, può contare su di una persona a lui molto vicina e molto cara.
Si tratta del “cugino famoso”, anzi sino a poche settimane fa il più famoso della famiglia, ma poi simpaticamente e sportivamente spodestato da Simone, vichingo il 9 dicembre a Beitostølen e principe oggi in una Val di Fiemme letteralmente in visibilio. Il cugino famoso – ora in famiglia si prenderanno in giro su chi sarà il cugino famoso di… – è il ciclista professionista Andrea Pasqualon, passato da pochi mesi al team Bahrain Victorius dopo diversi anni di militanza nel team, Circus – Wanty Gobert.
Classe 1988, Pasqualon detto il ”Falco di Enego”, che come il cugino Simone è un campione vero, uno con i piedi ben saldi a terra e amato per la sua simpatia e disponibilità, uno sprinter atipico come il cugino e votato per le Classiche del Nord- fu vincitore lo scorso 26 maggio del Circuit de Wallonie classica belga dell’UCI Europe Tour-. Andrea come accadde per il primo podio di Simone ottenuto a Beitostølen, nemmeno oggi ha potuto seguire Simone a bordo pista, perché impegnato in allenamento sulle strade del Principato di Andorra, sua meta ideale per preparare la stagione delle due ruote.
Terminate le 6 ore in sella, Andrea costantemente in contatto telefonico con la famiglia per non perdere nemmeno un turno della giornata pazzesca di Simone, via Instagram non ha mancato di congratularsi con il cugino: “Riflessione del giorno, congratulazioni a mio cugino Simone, perché si è dimostrato davvero un grande atleta oggi ha dimostrato di esserci e di essere tra i migliori al mondo. Noi famiglia, siamo fieri di lui. Simone è un ragazzo genuino cresciuto senza bruciare le tappe e questa è una cosa che tutti i tecnici dovrebbero segnarsi. Ora vado a casa e mi gusterò la tua finale. Bravo e mi raccomando seguite tutti Simone Mocellini”.
Parola di Andrea Pasqualon che “ha rischiato” in passato di avere un cugino rivale sui pedali così raccontato Simone Mocellini il 12 ottobre 2017, quando proprio a noi di Fondo Italia – intervista di Giorgio Capodaglio – raccontò i suoi inizi sportivi. «Vengo da una famiglia di sportivi, anche se tutti ciclisti. Mio padre e mio zio hanno fatto benissimo tra i dilettanti, arrivando a un passo dal professionismo, mentre mio cugino (Andrea Pasqualon, ndr) e il fidanzato di mia sorella (Andrea Cecchin, ndr) sono professionisti. Anch’io potevo seguire la loro strada, ma mio papà mi ha visto appassionato di fondo e ha preferito farmi intraprendere quella via, perché riteneva il ciclismo troppo pericoloso".
Un grazie dunque a papà Francesco per aver regalato al meno blasonato sci di fondo rispetto al ciclismo, un nuovo campione, un ragazzo”easy” sempre sorridente ed un vero leader in gruppo per la sua spontaneità. Un ragazzo che ha saputo attendere la sua maturità fisica e mentale, un ragazzo che è già diventato idolo dei giovani fondisti italiani che ora oltre a Chicco potranno tifare pure Simo.