Un fenomeno che continua a ritoccare record gara dopo gara. Johannes Klæbo si è imposto nella 10 km a tecnica classica di Oberstdorf, con partenza a intervalli, conquistando così la sua terza vittoria su tre gare in questo Tour de Ski, eguagliando Ustiugov, unico che era riuscito a vincere le prime tre tappe, nel Tour de Ski 2016/17. Il norvegese ha anche ottenuto la sua quattordicesima vittoria al Tour de Ski, battendo così il record di 13 appartenuto per molti anni a Northug. In assoluto Klæbo ha anche raggiunto Johaug e Kowalczyk, entrambe con 14 vittorie di tappa al Tour de Ski, quindi con un altro successo, che sicuramente arriverà nei prossimi giorni, il campione norvegese diventerà l’atleta più vincente di sempre nell’evento principale della stagione dello sci di fondo.
Oggi, su una pista sulla quale era importante anche scegliere il materiale giusto, in quanto molti atleti hanno avuto problemi nel restare in piedi, Klæbo è andato in crescendo, controllando nei primi chilometri per poi andare lentamente ma costantemente a guadagnare sui rivali, fino a imporsi anche piuttosto nettamente su Krüger, notevolmente cresciuto in classico, staccato di 12"4. Terza piazza per un ottimo Tønseth, autore di un grande finale di gara, nel quale è riuscito a scavalcare in classifica Pål Golberg e Calle Halfvarsson, chiudendo terzo a 22"4. A 2"5 dal podio lo svedese, ancora una volta vicino a un risultato importante, mentre il leader della generale è quinto.
In sesta piazza la sorpresa di giornata, lo statunitense Ben Ogden, che probabilmente ha anche sfruttato l’ottimo lavoro svolto dagli skiman a stelle e strisce. Per lui miglior risultato in carriera. Alle sue spalle ancora una volta un buonissimo Musgrave, staccato di 38"9, a conferma che il britannico meritava di ricevere maggiore considerazione dal Comitato Olimpico Britannico. Ottava piazza per Moseby a 42"6, di appena due decimi davanti al nostro Francesco De Fabiani. Il valdostano ha probabilmente perso un paio di posizioni nel finale quando ha rischiato di cadere, tanto che all’arrivo è sembrato piuttosto arrabbiato. Eppure l’atleta del CS Esercito ha confermato una buona condizione, restando per buona parte della gara attaccato al norvegese Skar, che ha pescato in pista dopo il primo passaggio. De Fabiani vuole presentarsi al massimo della condizione per la gara da lui più attesa, la 15 km a classico a Lago di Tesero.
Decima piazza per Holund, che si è tenuto alle spalle lo statunitense Wonders, a conferma degli ottimi sci della squadra a stelle e strisce.
Qualche segnale di ripresa per Iversen, che ha concluso 13° a 47"5, ma ancora lontanissimo dai suoi livelli. Alle sue spalle un deludente Poromaa e Schumacher, anch’egli in possesso di ottimi sci, come lo svizzero Fähndrich, ottimo 12°.
Lapalus è il primo di una squadra francese uscita con le ossa rotte da questa gara. Per lui 16ª piazza.
Ventunesima posizione per un discreto Federico Pellegrino, che ha terminato la sua prova a 1’03". Segnali di crescita da Salvadori, che ha concluso in una buona 25ª posizione a 1’05"9, mentre Nöckler ha chiuso 26° a 1’06"2.
Da applausi la prova del giovane Elia Barp, che ha anche svolto una parte di gara alle spalle di Iversen. Il veneto è giunto 34° a 1’17"3. Buoni segnali da Graz, che ha terminato di poco dietro a Barp, in 35ª posizione.
Per quanto riguarda gli altri azzurri: 40° Ventura a 1’30"5, 53° Ticco a 1’49"1, 62° Mocellini a 2’17" e infine 77° Abram a 10’20". Il valdostanno ha commesso un errore facendo un giro in più, così viene giustificato quindi il distacco, visto che a 1.7 km dall’arrivo era a 1’46"8.
Una brutta notizia per il Tour de Ski e la Finlandia arriva invece da Iivo Niskanen, che ha abbandonato la gara. Il finlandese è ancora in difficoltà fisiche dopo il covid che lo ha colpito alla vigilia del via della stagione. A un mese e mezzo dal Mondiale sicuramente i suoi tanti tifosi iniziano a preoccuparsi.
La classifica completa
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