Fattore casa rispettato nella Sprint di Val Mustair: Nadine Faendrich vince la finale in 3’23”56, davanti alla vincitrice della passata stagione Maja Dahlqvist. Quarto posto per l’attuale leader della classifica generale Tiril Udnes Weng per la quale però continua a mancare la prima vittoria della carriera, superata in questa prova anche dalla gemella Lotta Udnes.
Già dalle qualifiche si era capito quale sarebbe stata l’inerzia dell’intera competizione: la svizzera ha fin da subito fatto vedere che il suo momento di forma non è ancora terminato, piazzandosi al primo posto, la posizione che l’accompagnerà per il resto della giornata.
Quasi nessuno in prova è riuscito a mettere in discussione la vittoria di oggi. Soprattutto durante la finale la svizzera è sembrata incontenibile, dopo aver creato un distacco abissale dalle avversarie: l’unica a tentare di ostacolarla è stata appunto Dahlqvist, che fino all’ultimo ha cercato di recuperare, assottigliando sempre più il margine, troppo ampio però per poter essere interamente colmato. Terzo successo consecutivo nella sprint individuale per Faehndrich, a due dal record personale proprio della svedese, che ne vinse cinque tra febbraio e dicembre 2021.
Seguono poi le due gemelle norvegesi, che fin dal primo momento sono sembrate un passo indietro rispetto alle prime due: basti pensare che il tempo con cui Tiril Udnes vince la seconda batteria delle finali è inferiore al terzo miglior tempo della prima, stabilito proprio dal Lotta Udnes. Tra le due quella maggiormente in giornata è stata proprio quest’ultima, che infatti ha concluso davanti alla leader della classifica generale, che addirittura ai quarti di finale ha dovuto aspettare il ripescaggio per passare il turno, grazie al secondo miglior tempo.
In qualifica da segnalare le prove della svedese Frida Karlsson e dell’italiana Federica Sanfilippo, che alla sua prima esperienza nel circuito riesce a strappare il pass per i quarti di finale.
Il cammino della rappresentante della Svezia, orfana di Ribom, Sundling e Svahn, non si fermerà qui: il secondo piazzamento nella prima batteria, dietro a Faendrich, le permette di arrivare in semifinale dove sarà il ripescaggio a permetterle di giocarsi la vittoria. Alla fine conclude al quinto posto, davanti ad Anne Kjersti Kalvaa (la terza norvegese ad arrivare fino in fondo) ma sicuramente è un risultato eccellente, che lascia ben sperare per il futuro del suo Tour de Ski.
L’avventura di Federica Sanfilippo si interrompe invece ai quarti di finale con il sesto posto nella batteria (27° nella classifica finale) e il 20° nelle qualifiche. Il bilancio della sua prima esperienza nella sprint dunque è da considerarsi positivo, essendo anche stata l’unica rappresentante dell’Italia rimasta in gara dopo le qualifiche.
Dopo Sanfilippo la prima delle italiane è stata Caterina Ganz, 37sima. Seguono Nicole Monsorno, 41sima, Cristina Pittin, 43sima, Martina di Centa, 55sima, e Anna Comarella, 60sima.
Seguono poi le due gemelle norvegesi, che fin dal primo momento sono sembrate un passo indietro rispetto alle prime due: basti pensare che il tempo con cui Tiril Udnes vince la seconda batteria delle finali è inferiore al terzo miglior tempo della prima, stabilito proprio dal Lotta Udnes. Tra le due quella maggiormente in giornata è stata proprio quest’ultima, che infatti ha concluso davanti alla leader della classifica generale, che addirittura ai quarti di finale ha dovuto aspettare il ripescaggio per passare il turno, grazie al secondo miglior tempo.
In qualifica da segnalare le prove della svedese Frida Karlsson e dell’italiana Federica Sanfilippo, che alla sua prima esperienza nel circuito riesce a strappare il pass per i quarti di finale.
Il cammino della rappresentante della Svezia, orfana di Ribom, Sundling e Svahn, non si fermerà qui: il secondo piazzamento nella prima batteria, dietro a Faendrich, le permette di arrivare in semifinale dove sarà il ripescaggio a permetterle di giocarsi la vittoria. Alla fine conclude al quinto posto, davanti ad Anne Kjersti Kalvaa (la terza norvegese ad arrivare fino in fondo) ma sicuramente è un risultato eccellente, che lascia ben sperare per il futuro del suo Tour de Ski.
L’avventura di Federica Sanfilippo si interrompe invece ai quarti di finale con il sesto posto nella batteria (27° nella classifica finale) e il 20° nelle qualifiche. Il bilancio della sua prima esperienza nella sprint dunque è da considerarsi positivo, essendo anche stata l’unica rappresentante dell’Italia rimasta in gara dopo le qualifiche.
Dopo Sanfilippo la prima delle italiane è stata Caterina Ganz, 37sima. Seguono Nicole Monsorno, 41sima, Cristina Pittin, 43sima, Martina di Centa, 55sima, e Anna Comarella, 60sima.