Cambiare filosofia per diventare ancora più vincente. Ingrid Landmark Tandrevold, biatleta norvegese 26enne, ha effettuato questa evoluzione concettuale per consentire alla sua stella di brillare ancora di più, portando in dote al Paese scandinavo medaglie e vittorie da mandare a memoria.
Uno degli step di questa "mutazione" consiste, per sua stessa ammissione, nel rinunciare ai festeggiamenti natalizi a casa, in Norvegia, per allenarsi in quota e migliorarsi laddove l’altitudine si fa più elevata: la sua scelta è ricaduta su Anterselva, località italiana dove, in occasione dei Giochi di Milano Cortina 2026, il biathlon sarà di casa.
Uno degli step di questa "mutazione" consiste, per sua stessa ammissione, nel rinunciare ai festeggiamenti natalizi a casa, in Norvegia, per allenarsi in quota e migliorarsi laddove l’altitudine si fa più elevata: la sua scelta è ricaduta su Anterselva, località italiana dove, in occasione dei Giochi di Milano Cortina 2026, il biathlon sarà di casa.
"L’altezza non è mai stato il mio punto forte – ha dichiarato la giovane ai microfoni di "NRK" –. Se voglio trionfare alle Olimpiadi del 2026, devo iniziare questo tipo di lavoro già adesso. Ci sono alcuni biatleti che gareggiano in quota con grande facilità e alcuni che, invece, non si trovano a proprio agio ad altitudini più elevate. Probabilmente io rientro nel secondo gruppo".
C’è stato anche un salto di qualità nel pensiero di Ingrid Landmark Tandrevold, la quale ha asserito: "Non tutti riescono a raggiungere i propri obiettivi, è impossibile che questo accada. Di solito, ci sono tre atleti sul podio e 97 sconfitti. Questo ragionamento mi ha consentito di capire che devo avere il coraggio di godermi la strada che conduce all’obiettivo più di quanto abbia fatto finora. Se io per prima non ci credo, allora è ovvio che non funzionerà. Si tratta di trarre spunto ed energia dalle cose positive che si ottengono, senza punirsi troppo per ciò che sfugge".
C’è stato anche un salto di qualità nel pensiero di Ingrid Landmark Tandrevold, la quale ha asserito: "Non tutti riescono a raggiungere i propri obiettivi, è impossibile che questo accada. Di solito, ci sono tre atleti sul podio e 97 sconfitti. Questo ragionamento mi ha consentito di capire che devo avere il coraggio di godermi la strada che conduce all’obiettivo più di quanto abbia fatto finora. Se io per prima non ci credo, allora è ovvio che non funzionerà. Si tratta di trarre spunto ed energia dalle cose positive che si ottengono, senza punirsi troppo per ciò che sfugge".
Ne deriva, perciò, che la nuova filosofia di Tandrevold sia "divertirmi di più e godermi la gara". Anche da questi particolari nascono i successi più grandi.