Nemmeno la gioia per il ritrovato podio in Coppa del Mondo sembra aver riportato il sorriso a Ingvild Flugstad Østberg. La norvegese, certamente felice per il secondo posto di Davos, non sa tuttavia se e quanto il suo fisico potrà permetterle di gareggiare con le migliori. Scorie, fisiche e forse anche psicologiche, di un periodo nero cominciato con l’esclusione dalla nazionale a novembre 2019 a causa del mancato equilibrio tra allenamento e nutrizione. Un dato che convinse i medici norvegesi a non concederle il certificato per gareggiare. Da lì in poi un calvario fisico fatto di infortuni e riprese, ricadute e illusioni (come la vittoria nella staffetta mista di Kontiolahti subito prima dell’era-Covid). Dopo un 21/22 da dimenticare, con un’altra bocciatura sanitaria che le ha precluso la partecipazione ai Giochi di Pechino, ecco Davos: ma con questo storico, Østberg teme che il suo fisico possa tradirla ancora e che il nuovo certificato non arrivi.
«C’è un peso dentro di me e ci penso molto: non so se potrò fare sci di fondo per tutta la stagione. È strano e brutale quando ti senti così in forma e in lotta per il podio in una tappa di Coppa del Mondo», la norvegese si confessa così ai microfoni dei connazionali di VG. «Se ci sarò al Tour de Ski? Forse sì, forse no, me lo tengo per me».
Il medico della nazionale Ove Feragen sostiene che la stragrande maggioranza degli atleti debba presentare entro il 1° novembre un certificato che deve essere formalmente approvato dallo staff sanitario. Il certificato basta per tutta la stagione, tranne rare eccezioni. Quali? Un infortunato – che richiede dunque una nuova valutazione sanitaria in corso di stagione – oppure quegli atleti che sono sottoposti a controlli speciali. Questo sembra essere il caso di Østberg, che infatti non sa se potrà partecipare alle successive tappe di Coppa del Mondo: «Non ho ancora ricevuto il via libera per competere nel resto dell’inverno. Ma sono attentamente monitorata e anche se io stessa penso che le cose stiano andando bene, devo occuparmi del mio fisico. Farò quel che posso. Quello che è successo l’anno scorso è stato incredibilmente brutale e anche quest’anno non c’è alcuna garanzia che vada diversamente».