Se l’inseguimento maschile è stato una gara folle, quella femminile non è stata di certo da meno. Con una pista ghiacciata, ridotta proprio come per gli uomini, che ha fortemente influenzato la preparazione dei materiali, alcune atlete (quelle con gli sci "gialli") ne hanno risentito pesantemente, vedendo la propria gara compromessa fin dalla partenza.
A sorridere alla fine è stata Elvira Oeberg che con una gara perfetta al poligono, conferma la vittoria dello scorso anno nello stesso formato proprio nella località francese di Le Grand Bornand con un tempo 29’42”4. Giornata oltremodo positiva anche per le azzurre: dietro la vincitrice c’è infatti Lisa Vittozzi (0-2-0-0), al terzo podio individuale stagione. La sappadina, pur con due errori nel secondo poligono a terra che hanno fatto sfumare la possibilità di vittoria, ha saputo riprendere in mano la gara con i suoi proverbiali poligoni in piedi, bravissima ad approfittare degli errori delle avversarie nell’ultimo poligono. Per lei un distacco dalla svedese di 22”4 con il miglior passo sugli sci. In attesa della Mass Start di domani, è finora una tappa oltremodo favorevole all’atleta in forza al Centro Sportivo Carabinieri, che riconquista punti iridati preziosi nei confronti del pettorale giallo in carica, quello di Julia Simon. La padrona di casa conclude al terzo posto con un ritardo di 46”9 (0-0-1-2). La francese arriva al poligono finale insieme alla Oeberg, ma si trova a dover compiere due giri di penalità che la relegano al gradino più basso del podio.
Nella top 6 Ingrid Tandrevold, quinta a 1’19”9 e un totale di 3 errori (0-0-1-2), che le precludono la possibilità di salire sul podio: ma c’è anche Dorothea Wierer, che partendo con il pettorale 13 termina la gara in quinta posizione ad 1’36”9 (1-0-0-2). Per lei due errori di troppo nell’ultima serie in piedi, ma una buona performance sugli sci che conferma come oggi i materiali abbiano fatto la differenza. Non deve stupire, a fronte di una gara così tanto influenzata dai materiali, che queste cinque atlete occupino anche i primi 5 posti del pursuit time.
Prende parte alla cerimonia floreale anche un’altra svedese, Linn Persson. La svedese classe 1994, che nella sprint era arrivata seconda, ha faticato in maniera impressionante sugli sci al punto da dover ricorrere in più punti alla tecnica classica, non potendo sciare al meglio delle proprie possibilità. Brava comunque a limitare i danni al poligono, commettendo un solo errore a terra. Gara negativa anche per le altre due atlete salite sul podio nella gara di ieri: Denise Herrmann-Wick, settima a 1’57”8 (1-0-1-1) e Anna Magnusson, sprofondata in 13esima posizione a 2’59”5 (0-0-0-1).
Un ottimo risultato anche per Samuela Comola (0-1-0-2), che con pettorale 44 entra in zona punti con un ottimo 28esimo posto a 4’03”3. 50esima piazza finale per Hannah Auchentaller, con 5’29’8 (1-0-2-0).
Alla fine di queste due gare ad inseguimento restano molti interrogativi e diverse polemiche, specialmente per quanto concerne la preparazione della pista, in attesa delle gare con partenza in linea di domani.
Biathlon – Elvira Oeberg perfetta nell’inseguimento, ma una grande Vittozzi è seconda
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