La Svezia ha annunciato i convocati e le convocate per la seconda tappa della Coppa del Mondo di biathlon, che si svolgerà dal 7 al 10 dicembre a Hochfilzen, in Austria. Confermato il gruppo già presente a Kontiolahti.
DONNE
Linn Persson, SK Bore
Elvira Öberg, Piteå Skidskytteklubb
Hanna Öberg, Piteå Skidskytteklubb
Anna Magnusson, Piteå Skidskytteklubb
Johanna Skottheim, Lima SKG
Stina Nilsson, Lima SKG
UOMINI
Jesper Nelin, Piteå Skidskytteklubb
Peppe Femling, Piteå Skidskytteklubb
Martin Ponsiluoma, Tullus SG
Sebastian Samuelsson, I 21 IF
Oskar Brandt, I 2 IF
Emil Nykvist, SK Bore.
Ancora fuori Tilda Johansson e Mona Brorsson. Quest’ultima ha ammesso di non avere nulla da contestare rispetto alla decisione dei suoi allenatori. A Idre la condizione dell’oro olimpico di Pechino, nella staffetta femminile, sono apparse ancora ben lontane dall’essere all’altezza della Coppa del Mondo. Il suo talento al tiro ha almeno consentito a Brorsson di ottenere un podio e un quinto posto. «Certo che è fastidioso (essere esclusi, ndr) – ha affermato a SVT – ho fissato i miei obiettivi e ho dovuto rivederne molti. Posso solo essere d’accordo con le convocazioni fatte dai tecnici. Al momento, non avevo nemmeno fatto alcun pensiero diverso. Ho bisogno di maggior tempo. L’obiettivo è il Mondiale. Ci si concentrerà molto sulla convocazione. È chiaro che sarà estremamente difficile entrare in quel gruppo, ma è quello che voglio provare a fare. Gareggerò un po’ di più a dicembre in IBU Cup e spero di essere in ottima forma per allora, in modo da poter dimostrare ciò che merito, perché so di valere le grandi arene».
Brorsson è consapevole di far parte di una squadra nella quale c’è un’alta concorrenza e guadagnarsi un pettorale è affate tutt’altro che banale: «L’anno scorso ho vinto l’oro olimpico e quest’anno non sono convocata. So di essere un’atleta valida, ma abbiamo un problema di abbondanza. Ne parliamo qui in squadra. Noi stesse vogliamo la competizione, ma giuro che non è facile tutti i giorni. Alla fine, finisco per dire che sono grata del fatto che abbiamo una squadra molto forte. Una volta che vieni convocata, allora sai di essere davvero brava. Potrei anche tornare al top della forma e fare una prestazione superba, ma non riuscire comunque a prendere posto. È una realtà con cui bisogna fare i conti ed è molto difficile. Bisogna lavorare molto mentalmente».
Linn Persson, SK Bore
Elvira Öberg, Piteå Skidskytteklubb
Hanna Öberg, Piteå Skidskytteklubb
Anna Magnusson, Piteå Skidskytteklubb
Johanna Skottheim, Lima SKG
Stina Nilsson, Lima SKG
UOMINI
Jesper Nelin, Piteå Skidskytteklubb
Peppe Femling, Piteå Skidskytteklubb
Martin Ponsiluoma, Tullus SG
Sebastian Samuelsson, I 21 IF
Oskar Brandt, I 2 IF
Emil Nykvist, SK Bore.
Ancora fuori Tilda Johansson e Mona Brorsson. Quest’ultima ha ammesso di non avere nulla da contestare rispetto alla decisione dei suoi allenatori. A Idre la condizione dell’oro olimpico di Pechino, nella staffetta femminile, sono apparse ancora ben lontane dall’essere all’altezza della Coppa del Mondo. Il suo talento al tiro ha almeno consentito a Brorsson di ottenere un podio e un quinto posto. «Certo che è fastidioso (essere esclusi, ndr) – ha affermato a SVT – ho fissato i miei obiettivi e ho dovuto rivederne molti. Posso solo essere d’accordo con le convocazioni fatte dai tecnici. Al momento, non avevo nemmeno fatto alcun pensiero diverso. Ho bisogno di maggior tempo. L’obiettivo è il Mondiale. Ci si concentrerà molto sulla convocazione. È chiaro che sarà estremamente difficile entrare in quel gruppo, ma è quello che voglio provare a fare. Gareggerò un po’ di più a dicembre in IBU Cup e spero di essere in ottima forma per allora, in modo da poter dimostrare ciò che merito, perché so di valere le grandi arene».
Brorsson è consapevole di far parte di una squadra nella quale c’è un’alta concorrenza e guadagnarsi un pettorale è affate tutt’altro che banale: «L’anno scorso ho vinto l’oro olimpico e quest’anno non sono convocata. So di essere un’atleta valida, ma abbiamo un problema di abbondanza. Ne parliamo qui in squadra. Noi stesse vogliamo la competizione, ma giuro che non è facile tutti i giorni. Alla fine, finisco per dire che sono grata del fatto che abbiamo una squadra molto forte. Una volta che vieni convocata, allora sai di essere davvero brava. Potrei anche tornare al top della forma e fare una prestazione superba, ma non riuscire comunque a prendere posto. È una realtà con cui bisogna fare i conti ed è molto difficile. Bisogna lavorare molto mentalmente».