Nel corso del suo lungo viaggio dalla Norvegia all’Italia dove riabbraccerà Greta Laurent per vivere insieme il momento più importante della loro vita, la nascita del primo figlio, Federico Pellegrino ha parlato a Fondo Italia di diversi argomenti. Partendo dalle sue prestazione di questi primi due fine settimana fino ad approfondire quanto si è visto a Lillehammer, con un dominio incontrastato della Norvegia su un anello che non ha certo esaltato le caratteristiche di uno sport bello come lo sci di fondo. Tante le proposte e le idee del valdostano delle Fiamme Oro, motivo che ci ha spinto di dividere l’articolo in due parti.
La prima dedicata ovviamente all’aspetto sportivo, la seconda invece su idee, riflessioni e proposte che il campione valdostano fa per migliorare la disciplina.
«Sono estremamente soddisfatto di come sono andate le cose tra Ruka e Lillehammer – ha affermato Pellegrino – alla vigilia avevo l’obiettivo di disputare tutte queste sei gare in dieci giorni, che erano anche diverse tra loro per format e tecniche. Il fisico ha reagito bene, anche se nei dati di ieri ho visto un po’ di stanchezza nella 20 km, che ci può stare. Alla fine ho vissuto due weekend importanti dal punto di vista fisico ed emotivo, assaporando di nuovo delle bellissime emozioni. Anche questo ha inciso.
Inoltre la sprint mi chiede sempre tante energie, disputare tanti turni diventa impattante a livello fisico. Dall’altra parte, però, devo constatare che gente come Klæbo e Golberg sono step avanti a me in questo».
L’azzurro ha quindi commentato la sua prestazione nella mass start di domenica, nella quale gli sono mancate le energie nel finale, quando era nella posizione giusta per ottenere un altro bel risultato: «Sulla salitella della sprint ero sulle code di Golberg, quindi nuovamente nella posizione tatticamente perfetta nel momento ideale. Se avessi avuto ancora energie, di gambe e di braccia, avrei potuto giocarmi di nuovo una grande carta, invece si è spenta la luce nel momento più importante. Sta di fatto che è stata un’altra prestazione di livello e sono quindi soddisfatto anche della 20 km. Per il resto, in pista ieri è stata la solita giungla, c’era qualcuno che pattinava, chi spingeva, oltretutto il tracciato era molto stretto e poco selettivo, con una sola salita».