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Sci di fondo

Sci di Fondo – Nonostante il tracciato, vince la più forte: Frida Karlsson conquista la 20 km di Lillehammer

Venti chilometri mass start in classico, pista stretta e anello da 3.3 km, non particolarmente tosto. In questo contesto si è chiuso il weekend di competizioni femminili a Lillehammer. Impossibile riuscire a fare la differenza su una pista del genere, nella quale chi andava all’attacco si ritrovava poi regolarmente a venire ripresa in discesa.

Fortunatamente, però, a vincere è stata colei che più delle altre lo ha voluto, l’atleta che è andata di continuo all’attacco, una magnifica Frida Karlsson, che sul rettilineo finale è riuscita a battere un’intelligente Tiril Udnes Weng, capace di spendere meno energie possibili e provare nel finale a beffare tutte le altre. Nulla ha però potuto la norvegese per sconfiggere questa Karlsson, che ha conquistato una vittoria stra meritata, più forte di questo tracciato improponibile.
In terza piazza una bravissima Ebba Andersson, che ha capace nel finale di trovarsi nella fuga giusta dopo una gara molto offensiva.
Al termine della gara le due svedesi sono subito andare da una sfortunatissima Hennig, che con loro aveva provato ad accendere la gara, ma a poco dall’arrivo aveva rischiato di cadere rompendo un bastone, per chiudere poi settima.
Ai piedi del podio sono giunte le finlandesi Pärmäkoski e Niskanen, mentre sesta ha terminato la gara la svedese Ilar. Buona prova di Kalvaa, giunta ottava, davanti a una Diggins che si è ben difesa e Heidi Weng a chiudere la top ten. Buon undicesimo posto per una Østberg in crescita, mentre da applausi l’eterna Masako Ishida, la nipponica che a 42 anni ancora riesce a chiudere al dodicesimo posto.

Le due italiane al via, Caterina Ganz e Anna Comarella, hanno chiuso rispettivamente in 27ª e 31ª. Nelle fasi iniziali di gara entrambe hanno cercato di farsi vedere e mettersi alla prova, in particolare la trentina che è stata anche nelle posizioni di testa del gruppo. Le azzurre si sono poi staccate alla prima grande azione di Karlsson, restando per tutta la gara nel gruppo inseguitore, che andava dal 20° al 32° posto, fino al lungo volatone finale.

CRONACA

Dopo due giri interlocutori erano Frida Karlsson ed Ebba Andersson a portare il primo attacco sulla salita iniziale, facendo una grande selezione. Diciannove le atlete rimaste nel gruppo di testa, con Heidi Weng andata a prendersi il primo dei due traguardi bonus points.
Dopo questo primo attacco, le atlete tornavano ad abbassare i propri ritmi, così alla conclusione addirittura del quarto giro, tredicesimo chilometro, in testa vi era ancora un gruppone di diciannove atlete.
Al via del penultimo giro era ancora Frida Karlsson a dare un nuovo strappo cercando di dettare la legge della più forte, nonostante la pista non fosse molto adatta a fare selezione. Con lei andavano via anche Andersson e nuovamente la tedesca Hennig, grande protagonista di inizio stagione.
Le inseguitrici rientravano in discesa, guidate da una generosa Kerttu Niskanen, a conferma di una pista tutt’altro che adatta per una gara del genere. Karlsson vinceva comunque il secondo traguardo volante, davanti ad Andersson e Hennig.

Stanca di restare in gruppo con le altre, Frida Karlsson iniziava allora ad affidarsi alla propria energia e con spinte poderose all’ingresso dello stadio andava all’attacco riuscendo a staccare tutte le altre. A tirare il gruppo inseguitore si metteva Frida Karlsson, seguita sulle sue code dalla solita Hennig. Nel tratto più duro di salita, Karlsson cercava di rilanciare l’azione, ma Hennig, in grandissima forma, si riavvicinava e andava addirittura a riprendere la svedese. Solo Andersson riusciva a resistere.
Allo scollinamento si trovavano così in tre: Hennig, Karlsson e Andersson. La prima delle inseguitrici in discesa era Masako Ishida, presto scavalcata però da Heidi Weng.
A fine discesa, però, su un piccolo strappo, la clamorosa beffa per Hennig, che nel tentativo di uscire dal binario perdeva l’equilibrio inciampando con gli sci sul bastone, rischiava di cadere e rompeva proprio il bastone, perdendo così contatto con le due svedesi e finendo per essere addirittura risucchiata dal gruppo inseguitore. Purtroppo lo sport è anche questo.

A un chilometro dall’arrivo era Pärmäkoski a mettersi in testa al gruppetto inseguitore, nel quale risaliva subito una splendida Hennig e Tiril Udnes Weng. Ancora una volta la pista tradiva chi cercava la fuga, così le due svedesi venivano riagganciate dal gruppo inseguitore.
La vittoria si giocava tutta nel finale. Karlsson arrivava nello stadio in testa, ma Tiril Udnes Weng era sulle sue code per andare all’attacco, dopo aver giocato molto bene tatticamente. Sul rettilineo finale, però Karlsson non dava alcuna possibilità alla norvegese e si prendeva una vittoria meritatissima.
In chiusura una piccola tirata d’orecchie alla FIS. Nel 2022 è inaccettabile che ci siano ancora tanti errori con la grafica. Troppe volte erano completamente sballate le classifiche nei due bonus point. Si gareggia su anelli sempre più brevi, snaturando questo sport spesso a favore della trasmissione televisiva, ma allo stesso tempo non si riesce a dare qualità permettendo allo spettatore di seguire meglio la gara con una grafica adeguata.

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