Ha concluso in 46ª piazza Didier Bionaz, a 37” dalla zona punti, recuperando sette posizioni nella pursuit attuale. Una prestazione con quattro errori al tiro, tre arrivati nelle due serie in piedi e ovviamente tanta fatica. Eppure la prova odierna ha permesso al valdostano del CS Esercito di lavorare sul proprio ritmo gara, potendo affrontare una prova sull’uomo nella quale ha cercato anche di testarsi andando pure oltre ciò che il corpo poteva dargli.
Purtroppo il brutto raffreddore che lo ha colpito proprio alla vigilia dell’individuale di martedì, non permettendogli nemmeno di dormire e riposarsi in maniera adeguata, lo ha particolarmente debilitato, non consentendogli di mostrare il buon lavoro svolto in preparazione.
«Oggi è stata dura – ha affermato il valdostano a Fondo Italia – sono andato vicino al Creatore un paio di volte (ride, ndr).
A parte gli scherzi, è stato difficile, ho dato tutto quello che potevo, più di così era impossibile. Sono partito forte, in tutti i giri ho cercato di dare quello che potevo. Non so se sia stata la cosa giusta, ma ho fatto ciò che la lettura della gara mi consigliava.
Nell’ultimo giro ho pagato, tanto che sull’ultima rampa avevo due blocchi di cemento al posto delle gambe. Successivamente, negli ultimi trecento metri mi sono ripreso, tanto che non credo di aver chiuso male.
Purtroppo questo maledetto raffreddore mi ha dato una bella botta specie a livello muscolare. Non sto ancora tanto bene, ma credo che nel weekend appena concluso qualcosa di buono sono riuscito a tirarlo fuori. Al poligono non ho fatto male, anzi oggi direi anche benino come sensazioni. Ovviamente, le difficoltà fisiche mi hanno portato ad arrivare un po’ tirato alle due serie in piedi, quindi ci sta di sbagliare, perché nell’ultima serie vedevo nero».
Ora Bionaz guarda alla tappa di Hochfilzen, che inizierà per lui venerdì con la sprint. «Vediamo come andrà in Austria. L’augurio è di stare meglio e fare qualcosa di più. In questo momento devo cercare di fare del mio meglio e ottenere il massimo possibile. Oggi ho dato tutto».