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Combinata Nordica – Sieff subito sul podio: “Il buon inizio conferma che abbiamo lavorato bene”

La stagione non poteva iniziare in un modo migliore per Annika Sieff. L’azzurra ha confermato di essere una delle atlete di punta della Coppa del Mondo femminile di combinata nordica.

Nella passata stagione l’azzurra aveva mostrato subito il suo grande potenziale e per questo motivo sperava subito di ottenere un risultato di rilievo già alla prima gara. Sieff ha fatto anche di più cogliendo il suo miglior risultato in carriera, giungendo alle spalle dell’imprendibile Gyda Westvold Hansen.

«Sicuramente uno dei miei obiettivi era riconfermarmi sui livelli dello scorso anno e, se possibile, migliorarmi. – ha affermato Sieff a Fondo Italia – Per questo motivo, iniziare con un secondo posto vuol dire che ho fatto un buon lavoro nel corso dell’estate e sono già a un buon livello, nonostante fosse solo la prima gara della stagione».

L’azzurra ha quindi descritto la sua gara: «Questa mattina sul trampolino è andata benissimo. Già nei giorni precedenti avevo fatto vedere dei salti di buon livello. Sugli sci ho fatto una gara in gestione, dal momento che non potevo certo pensare di riprendere Gyda davanti, ma alle mie spalle avevo un buon margine».

La trentina delle Fiamme Oro è soddisfatta della continuità di buoni salti avuta in questi giorni: «Si, le cose sono andate bene già nei salti di prova della giornata di ieri. Anche questa mattina in prova avevo fatto il salto miglior salto tra tutte le atlete. Era però importante ripeterlo in gara, perché non si sa mai, a volte in gara, specie nella prima stagionale, può anche esserci un po’ di agitazione. Comunque in questo sport trovare buoni salti con continuità è fondamentale».

L’azzurra ha fatto una bella impressione anche nello sci di fondo, dove sembra essere migliorata. Sieff è però convinta che in realtà oggi non si sia visto. «Sicuramente sul fondo ho lavorato di più rispetto al passato. Oggi non direi che si sono visti dei miglioramenti, in quanto non era la gara dove dovevo attaccare per recuperare o tenere duro perché mi prendevano alle spalle. Oggi non ho messo il cento per cento del mio potenziale in pista. Diciamo che non ho spinto al massimo, ma ovviamente nemmeno sono andata piano (ride, ndr)».

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