A Ruka ha conquistato il terzo posto nella pursuit da 20 km a tecnica libera maschile, sua prima volta sul podio in una competizione distance di Coppa del Mondo. Una grande soddisfazione per Federico Pellegrino, fiero della sua bella prestazione, a prescindere dal podio finale, arrivato poi dopo la giusta squalifica di Halfvarsson.
Oltre a festeggiare, ovviamente, l’azzurro ha dovuto rispondere alle tante domande dei media scandinavi, curiosi di conoscere la sua opinione sulla decisione dei giudici di gara di squalificare l’atleta svedese. Pellegrino ha quindi detto la sua su quanto accaduto, dal momento che gli svedesi lamentavano poca chiarezza sulle regole decise alla vigilia della gara. «Non so se gli svedesi hanno ricevuto le informazioni sulle regole – ha affermato l’azzurro al sito svedese Expressen – visto che anche William Poromaa è uscito di pista in discesa. Se io conoscevo le regole? Tutti gli atleti devono conoscerle. La cosa più importante che insegna lo sport è che devi seguire le regole che si applicano. Esse vanno rispettate».
Il riferimento dell’azzurro è alle proteste svedesi perché solitamente agli sciatori è consentito andare oltre la linea costituita da rami di abete, mentre devono stare all’interno dei cosiddetti weeboard. Ma questa volta, la giuria aveva deciso che oltrepassare la segnaletica sarebbe stato vietato verso lo stadio, anche se era costituita da rami di abete rosso. Michal Lamplot, nuovo race director della FIS, aveva chiarito che questa scelta era stata fatta per motivi sicurezza e comunicata a tutte le squadre. Mettere i v-boards in quel punto del percorso avrebbe potuto mettere in pericolo gli atleti. Una scelta che è stata fatta diverse volte in questi anni.
Dopo la squalifica, forse a causa della delusione, Halfvarsson ha esagerato con i suoi commenti, affermando che la giuria ha preferito mandare sul podio un italiano, perché norvegesi e svedesi sono secondo lui accusati di stare rovinando lo sci di fondo a causa dei loro successi. Quando il giornalista dell’Expressen ha riportato queste parole a Pellegrino, l’azzurro è apparso quasi incredulo: «Ma davvero Calle l’ha detto? Non posso dire di aver visto così tanti svedesi (ovviamente riferendosi agli uomini, ndr) salire sul podio negli ultimi anni. Non si tratta di questo».
L’azzurro ha anche fatto capire che Halfvarsson si è avvantaggiato con la sua azione in salita, alla quale è stato costretto per un precedente errore tattico. «Quando ho capito nell’ultimo giro che ce la saremmo giocata sull’ultima salita – ha affermato in un’altra intervista ad Aftonbladet – ho solo pensato a usare l’intelligenza per prendere la posizione ideale, cosa che ho fatto. Lui no, si è trovato chiuso dietro, e ha dovuto infrangere una regola, che oltretutto lo ha avvantaggiato anche dal punto di vista atletico, dal momento che la neve fuori dal percorso regolare era più compatta».
Conoscendo le motivazioni ricevute da lui stesso in passato dopo la rabbia di aver ricevute una squalifica, Pellegrino ha voluto però spezzare una lancia in favore dello svedese: «Capisco che Calle sia frustrato ora. Ma questo lo renderà ancora più duro da battere il prossimo fine settimana».
Sci di Fondo – Sui media svedesi Federico Pellegrino risponde alle parole di Halfvarsson: “Davvero lo ha detto?”
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