Non entrava in zona punti da quasi due anni, dal 24° posto ottenuto a Klingenthal nel marzo 2021, che chiudeva un finale della stagione 2020/21 in cui aveva fatto molto bene, sembrando tornare al meglio dopo l’infortunio.
Invece, nella passata stagione Aaron Kostner aveva avuto tantissimi problemi, sembrava essersi perso, non avvicinandosi mai ai suoi livelli e perdendo così pettorale di Coppa del Mondo e Olimpiadi.
Dopo le difficoltà avute agli Italiani, Kostner sembrava dovesse restare fuori dai convocati per Ruka, invece, nella lista consegnata dal dt Ivo Pertile, il suo nome era presente. Una scelta che si è rivelata giustissima, come ha dimostrato il weekend finlandese, nel corso del quale il gardenese è migliorato di giorno in giorno, mostrando una buona condizione sugli sci e una crescita costante nel salto, nel quale ha ovviamente ancora margine.
Con grinta, il gardenese delle Fiamme Oro ha conquistato l’undicesimo posto nel segmento di fondo della mass start, per poi esultare dopo il salto, quando ha visto che aveva chiuso al ventesimo posto. Un risultato che Kostner ha accolto con grande gioia, figlia di tutta la sofferenza accumulata in questo ultimo anno e mezzo.
«Mi è caduto un peso enorme dalle spalle – ha affermato un allegro Kostner a Fondo Italia – già ero contento di quanto avevo fatto nel fondo, ma l’aver fatto un buon salto in gara mi ha reso molto felice. Adesso ho di nuovo fiducia, vedo che l’allenamento che ho fatto ha pagato. Sono tornato a seguire i vecchi ritmi di allenamento e ciò mi ha fatto bene. È bello essere riuscito a uscire nuovamente fuori dal tunnel».
L’azzurro ha così descritto la sua gara: «Domenica è andato tutto molto bene nel fondo. Non mi sarei mai aspettato di chiudere undicesimo, anche perché non mi sentivo bene come nei giorni precedenti. Ero stanco. Nel finale ho trovato delle energie e anche un varco dove passare, perché davanti a me è partito Lamparter, sono andato dietro a lui, così ho chiuso undicesimo. Nel salto mi sono difeso, ottenendo un ventesimo posto che per me brilla come se fosse il miglior risultato in carriera. Sono felice e sollevato. Da adesso, via a tutta verso le prossime gare».
Kostner ha un dodicesimo posto come miglior risultato in carriera, ma tornarvi dopo le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo è per lui un traguardo importantissimo, soprattutto dal punto di vista morale. «Sono tornato ad allenarmi e alimentarmi come negli anni precedenti – ha affermato l’azzurro – soprattutto la seconda cosa è stata molto importante, fondamentale. Inoltre mi ha aiutato tanto sentire la fiducia degli allenatori, che hanno subito deciso di portarmi qui a Ruka.
Sono riuscito a crescere di gara in gara anche nel salto, dove ho cambiato qualcosina sul materiale e curato qualche dettaglio, soprattutto tecnicamente. Non ho ancora trovato il salto perfetto, l’allenatore mi ha detto che ho tanto margine e ciò è positivo. Ma già fare un salto così mi ha reso felicissimo, finalmente sono tornato a essere il vecchio Aaron, sono di nuovo dove mi trovavo prima che iniziasse tutto il calvario».
Anche nel periodo di preparazione le cose non erano andate sempre bene, ma Kostner non ha mai perso fiducia sulla bontà del lavoro svolto: «Ci siamo allenati molto bene per tutta l’estate. Già allora andavo molto forte sugli skiroll, soprattutto per i miei standard, visto che non sono mai stato un grande skirollista. In autunno, ho avuto un calo sia mentale che fisico. Ai Campionati Italiani ero caduto nuovamente in quel tunnel caratterizzato dal mangiare di meno per perdere qualche chilo. Presto mi sono accorto di essere sulla strada sbagliata, così da fine ottobre e per tutto il mese di novembre mi sono gestito molto bene. Mi sono allenato con la giusta intensità e quando sono arrivato qui mi sono sentito subito bene sul fondo. Già alla prima gara, nonostante avessi fatto tanta fatica sul trampolino, sugli sci avevo ottenuto il 22° tempo, mentre sabato il 27°. Quello mi aveva già reso felice, aver ritrovato la sensazione di andar forte».
Ora Kostner si prepara ad affrontare la tappa di Lillehammer con altre certezze. La speranza di tutti è che possa confermarsi, perché vista la sua giovane età è un atleta fondamentale in vista di Milano-Cortina 2026.