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Sci alpinismo

Sci alpinismo – Intervista a Giulia Murada: “Non sono ancora al 100%, ma voglio essere costante nei risultati. Mondiali? Non amo puntare tutto su una gara secca…”

Con la stagione dello sci alpinismo pronta a scattare in Val Thorens (Francia), dove nel fine settimana si disputerà la prima tappa di Coppa del Mondo, è tempo anche per le atlete della Nazionale italiana di tuffarsi a capofitto in un inverno che avrà nei Mondiali in Spagna il suo momento clou.
"Fondo Italia" ha intervistato in esclusiva Giulia Murada, che ha confidato ai nostri microfoni le sue sensazioni a pochi giorni dal via: "Quest’anno la stagione comincia con quasi un mese di anticipo rispetto al passato, quindi è difficile sentirsi pronti, considerando anche i pochi allenamenti sugli sci svolti, soprattutto quelli di qualità – ha esordito l’azzurra –. Tuttavia, penso che sarà così un po’ per tutti, quindi la prima gara mi servirà più per fare il punto della situazione prima di entrare nel vivo dell’inverno. Ovviamente ci tengo a fare bene, ma sono consapevole di non essere pronta al 100%".
La preparazione estiva "è andata bene: sono stata qualche giorno in più a casa rispetto alle scorse estati e non mi è dispiaciuto, considerando che lo scorso anno abbiamo finito il 1° maggio e tra pochi giorni ricominciamo… Per quanto concerne l’allenamento, ho iniziato a lavorare in maniera più specifica sulla forza, senza ulteriori variazioni sulla metodologia adottata gli altri anni".
I Mondiali sono un obiettivo prestigioso, ma Giulia Murada ha ammesso: "Non mi piace puntare tutto su una gara secca. Ovviamente, la preparazione sarà rivolta proprio alla settimana dei Mondiali, ai quali cercherò di arrivare al top della forma, però ci sono veramente numerose gare in calendario e mi piacerebbe riuscire a essere costante nei risultati lungo tutta la stagione".
Fra le varie insidie, Murada ha individuato la Francia, che già nel 2021/2022 ha dimostrato di aver lavorato bene: "Molti atleti (specialmente in campo femminile) hanno fatto un bel salto di qualità e credo che anche in questa stagione continueranno su questa linea – ha affermato –. Con le Olimpiadi in vista, credo che ci saranno sempre più scialpinisti che vorranno dire la loro nelle sprint, provenienti anche da nazioni meno ‘conosciute’ in questo ambiente".
Come tutti i suoi colleghi e le sue colleghe, l’azzurra ha un sogno nel cassetto per i prossimi mesi, ma "non lo dico perché porta sfortuna! Comunque, in generale, spero di riuscire a fare ancora un passo in avanti e migliorarmi rispetto allo scorso anno".

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