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Short Track – Arianna Fontana e FISG: CONI pensaci tu

La stagione di Coppa del mondo di Short Track come ben noto, è già incominciata ed in maniera positiva per l’Italia, ma lo sport italiano si interroga sul futuro della sua campionessa per eccellenza, Arianna Fontana. Dal canto suo la valtellinese di Polaggia, 11 volte medagliata olimpica, annunciando che, come già accaduto in passato, la stagione post olimpica è quella da prendere con calma, ha seguito via web le prime due tappe del massimo circuito svoltesi tra Montrèal e Salt Lake City, e dall’alto della sua esperienza ha espresso questo tipo di analisi.
“Mi spiace che in generale si tolga valore ai risultati perché questo è l’anno post olimpico e alcuni atleti si sono presi delle pause, alcuni non sono in forma, le squadre A non sono presenti e via dicendo. Questo vale per tutti, non solo per gli atleti italiani, ognuno fa le proprie scelte e questa stagione è così. Vedere le ragazze in finale (due bronzi nella staffetta, ndr) è importante perché molte di loro non hanno molta esperienza e quindi essere lì significa per loro fare più gare con le squadre più forti al mondo e di conseguenza imparare dalle più brave. Senza contare che essere sul podio è sempre una bella sensazione e sono sicura che questo è e sarà di stimolo per continuare a migliorare”.
Una squadra femminile sempre più competitiva anche senza la Fontana stessa ed anche Martina Valcepina, figuriamoci quando le due campionesse valtellinesi torneranno a gareggiare di nuovo. Questa come già anticipato la domanda che molti si pongono, alla luce delle dichiarazioni pubbliche emerse qualche giorno fa dopo la consegna dei collari d’oro quando in sintesi, Arianna Fontana ammise che vorrebbe arrivare da atleta sino a Milano-Cortina 2026, ma che per ora i contatti con la Federazione sono tornati minimi.
“Ad inizio ottobre sono stata a Bergamo da Ice Lab perché centro di eccellenza ISU, in quell’occasione è stato fatto un meeting non programmato – ricorda Arianna Fontana -. Purtroppo a seguito di quel meeting, alle varie email inoltrate non c’è stata risposta. Per questo motivo che il residente del Coni Malagó ora sta cercando di aiutarci per finire di creare questo ponte con la Fisg iniziato ad instaurare ad aprile ma senza successo. Tanti pezzi del puzzle stanno andando al loro posto, e anche se ad oggi mi è ancora ignoto il problema della mancanza di comunicazione da parte del presidente Fisg, continuiamo ad allenarci, e giusto poco più di un mese fa abbiamo fatto dei test e sono nella stessa forma fisica che ero un anno fa nello stesso periodo.”
Arianna Fontana dunque che anche senza avere obiettivi agonistici a breve tempo, si mantiene altamente attiva al fine di rientrare, quando lei ed il suo coach e marito Anthony Lobello lo riterranno, dalla porta principale. E si spera che quando quel giorno arriverà, la nostra campionessa lo faccia in maniera serena distesa, il che significherà che tutti i problemi esistenti da qualche stagione con gli organi dirigenziali sportivi nazionali, saranno finalmente lasciati alle spalle.
Analizzando la situazione dall’esterno, la causa principale in questo momento storico, probabilmente è di tipo di scarsa connessione tra Fisg, Coni e Fontana. Già perché per certo, e forse le parti potrebbero comunicare in maniera più diretta tra di loro, la Federghiaccio ha sempre seguito questa vicenda con grande attenzione, a stretto contatto con il Coni e con la società di appartenenza di Arianna, l’Ice Lab. La federazione a sua volta, si sente con grande frequenza con il Coni e lo stesso Presidente Gios con cadenza settimanale si relaziona personalmente con il Presidente Malagò per discutere proprio delle richieste di Arianna. La volontà della Fisg è di fare tutto il possibile affinché Arianna continui a competere e si possa presentare a Milano Cortina 2026 nella sua forma migliore. 

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