L’allenatore della Nazionale norvegese femminile di biathlon, Sverre Huber Kaas, ha parlato a ruota libera di fronte ai microfoni di "TV 2", ricordando il padre Dag Kaas, deceduto venerdì 4 novembre 2022 all’età di 75 anni dopo una breve malattia.
L’ex tecnico di sci di fondo si era sentito male dopo essere tornato da una trasferta in Egitto. A quel punto, Dag Kaas è stato ricoverato in ospedale e i medici gli hanno diagnosticato un cancro: "Abbiamo appreso che aveva un tumore e che aveva 15 giorni di vita – ha detto il figlio -. Non avevo mai sentito dire prima d’ora che tale malattia potesse evolversi tanto rapidamente. È stato brutale. Ho vissuto alti e bassi, ho bisogno di tempo per gestire questi vuoti a livello mentale e fisico".
L’ex tecnico di sci di fondo si era sentito male dopo essere tornato da una trasferta in Egitto. A quel punto, Dag Kaas è stato ricoverato in ospedale e i medici gli hanno diagnosticato un cancro: "Abbiamo appreso che aveva un tumore e che aveva 15 giorni di vita – ha detto il figlio -. Non avevo mai sentito dire prima d’ora che tale malattia potesse evolversi tanto rapidamente. È stato brutale. Ho vissuto alti e bassi, ho bisogno di tempo per gestire questi vuoti a livello mentale e fisico".
Sverre Huber Kaas si è comunque presentato a Sjusjøen per assistere all’inizio di stagione del biathlon in Norvegia: "Si tratta di disconnettersi da ciò che è triste e concentrarsi su se stessi. Spero che lo sport diventi un’ottima terapia per me. Tengo molto agli atleti che abbiamo e mi trovo in un ambiente ideale, che mi infonde sicurezza".
L’allenatore si è emozionato di fronte agli innumerevoli attestati di stima riservati a suo padre Dag Kaas dopo la sua scomparsa: "Sapevamo che avesse lasciato il segno, ma ci sono state dette solo belle parole, quindi è stato molto toccante, anche perché ci ricordano che lui non c’è più ed è dura andare avanti".
L’allenatore si è emozionato di fronte agli innumerevoli attestati di stima riservati a suo padre Dag Kaas dopo la sua scomparsa: "Sapevamo che avesse lasciato il segno, ma ci sono state dette solo belle parole, quindi è stato molto toccante, anche perché ci ricordano che lui non c’è più ed è dura andare avanti".
Giovedì si terranno i funerali e la sepoltura del 75enne: "Temo quel giorno – ha rivelato Sverre Huber Kaas –. Probabilmente sarà una delle esperienze peggiori della mia vita. La sensazione che mio padre se ne sia andato potrebbe in realtà non essere sufficientemente consolidata. L’ultimo saluto è come una conferma del fatto che è davvero successo".
Proprio per onorare al meglio la memoria del padre, Sverre Huber Kaas ha annunciato di voler continuare a svolgere il suo lavoro in questa stagione, se la psiche reggerà: "Mio papà è stato un grande modello di vita. Mi sento abbastanza simile a lui in diversi aspetti e questo perché l’ho ammirato molto e ho seguito ciò che ha fatto lui, tentando di imparare sempre".