Finale al cardiopalma a Idre Fjäll, nella sprint femminile della Sverigepremiären.
Anais Chevalier Bouchet ed Elvira Öberg hanno regalato agli appassionati uno splendido duello cronometrico. A fare la differenza è stata la serie in piedi, nella quale la francese è stata precisa, chiudendo con un doppio zero, mentre la svedese ha commesso un errore, ma soprattutto è stata sulla difensiva cercando disperatamente di non sbagliare due volte, ma perdendo tempo.
All’uscita dall’ultima serie, Elvira Öberg aveva uno svantaggio di ben 15”7 dalla francese, ma nell’ultimo giro è andata a tutta, a caccia dell’avversaria che ha rischiato di perdere il successo, ma si è salvata per appena tre decimi. Chevalier-Bouchet, partita dopo, aveva anche il vantaggio di conoscere i tempi della svedese e ha dato l’anima fino all’ultimo metro per riuscire a strappare un successo sicuramente importante per l’intero team transalpino, che lascia la Svezia con tre vittorie su quattro.
Al terzo posto ha chiuso Hanna Öberg, che sulla scia del compagno Martin Ponsiluoma, ha ottenuto il suo personale riscatto dopo una short individual più che opaca. In realtà la maggiore delle sorelle Öberg ha iniziato molto male anche la gara odierna, commettendo ben due errori nella serie a terra, nella quale è sembrata subire la situazione. Un giro per pensare, la voglia di confermare a sé stessa di aver lavorato bene nel corso dell’estate ed eccola Hanna illuminarsi nuovamente nella seconda serie, splendida, perfetta, veloce, aggressiva, un poligono degno della campionessa qual è. Per non parlare, poi, della cattiveria con cui ha affrontato l’ultimo giro, decisa a prendersi il terzo posto, andando al ritmo di sua sorella Elvira e chiudendo così a 26” dal primo posto.
Ai piedi del podio, ancora una volta con una prestazione perfetta al tiro, è giunta Tilda Johansson, che si è confermata dopo la vittoria di sabato. A questo punto gli allenatori svedesi avranno un lavoro molto difficile nella selezione delle atlete per Kontiolahti.
Anche perché pure Skottheim si è confermata in condizione, chiudendo sesta con due errori, a 1’03” da Chevalier-Bouchet. In top ten Magnusson e Nilsson, rispettivamente nona e decima, entrambe con due errori. Considerando che Persson e Brorsson erano assenti, sarà veramente difficile scegliere a chi assegnare il pettorale per la tappa finlandese.
Tornando alle francesi, invece, quinta piazza per Julia Simon, staccata di 1’01” con un doppio errore nella serie in piedi molto aggressiva. Top ten anche per una buona Jeanmonnot e Caroline Colombo, rispettivamente settima e ottava.
