Il 2026 è già qui. Trento non vuole presentarsi impreparata all’appuntamento dei Giochi Olimpici e ha avviato il primo cantiere per Milano-Cortina. A Predazzo sono infatti cominciati i lavori di ristrutturazione dell’impiantistica allo Stadio del salto "Giuseppe Dal Ben".
I trampolini saranno ricostruiti e allungati rispetto ai precedenti standard, per renderli futuribili e idonei alle prestazioni degli atleti. Nuovi anche la torre dei giudici, l’impianto di illuminazione e il servizio per trasferire gli atleti in quota, mentre le tribune saranno ammodernate.
La spesa totale si attesta intorno ai 36 milioni di euro, con la Provincia che ne ha stanziati circa 13 in più rispetto al preventivo stilato un anno fa: “È forse il periodo più difficile per fare grandi opere, ma l’impegno olimpico è stato preso e va onorato”, ha spiegato la sindaca di Predazzo Maria Bosin ai microfoni di RaiNews, riferendosi all’inflazione provocata dalla guerra in Ucraina. “L’iter è stato completato e ora ci sono tutte le autorizzazioni dei servizi provinciali. Eravamo d’accordo con la Provincia che da qui in poi in delega portavano avanti l’opera loro”.
Predazzo ospiterà le gare olimpiche di salto con gli sci e della combinata nordica, con competizioni sia maschili che femminili. Costruito alla fine degli anni Ottanta per i Campionati Mondiali di sci nordico, lo Stadio di Ski Jumping "Giuseppe Dal Ben" si estende su una superficie di 3000 metri quadrati e si compone di due trampolini principali, trampolini per gli allenamenti e diversi spazi attrezzati per atleti, giudici, federazioni e media. La ristrutturazione era necessaria, a prescindere dai Giochi: gli impianti avevano infatti bisogno di una manutenzione straordinaria. La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2023.