Un rientro alle gare dolceamaro per Maren Lundby. La saltatrice norvegese ha infatti ritrovato le emozioni e l’adrenalina della competizione presentandosi a Wisla – in Polonia – per la prima tappa della Coppa del Mondo di salto con gli sci. I risultati della 28enne non sono stati pienamente aderenti alle sue aspettative: al sabato è arrivata 16esima, saltando prima 117 e poi 115,5 metri; alla domenica le misure sono scese a 109,5 metri in entrambi i salti, per una 24esima posizione che non l’ha lasciata molto soddisfatta. In cuor suo, la medaglia d’oro ai Giochi invernali di Pyeongchang 2018 avrebbe voluto dei risultati migliori, ma la stessa atleta è ben consapevole dei problemi di peso che hanno precluso la difesa del titolo olimpico a Pechino.
«Vorrei che si potesse gareggiare anche con cinque chili di troppo, che non sono molti ma costano parecchi metri in prestazione. Non avrei dovuto nemmeno essere qui. Dentro di me vorrei saltare più lontano e avere dei risultati migliori, ma sono frenata», ha ammesso la norvegese a Viaplay. «Ci sono molte cose che possono essere modificate. Ad esempio, la tuta di una persona leggermente più pesante potrebbe essere più grande. Oppure si possono avere sci ancora più lunghi. Ora posso saltare anche se sono più pesante, ma è chiaro come sia molto lontana dalle migliori. Se ci fosse un regolamento che permetta a tutte le saltatrici di essere competitive a prescindere dal peso, credo che valga la pena prenderlo in considerazione: alcune persone sono geneticamente predisposte a saltare sugli sci, altre non lo sono». Il direttore di gara della FIS Sandro Pertile, tuttavia, non sembra molto propenso ad ascoltare Lundby: «Devi volare ed essere leggero. È una qualità che si deve avere. Non vedo motivi per apportare dei cambiamenti ora, ma seguiremo l’evolversi della situazione in inverno», queste le sue parole a NRK.
La gara di sabato è stata la prima di Lundby in competizioni internazionali dopo lo storico oro ai Mondiali di Oberstdorf nel trampolino lungo, datato 3 marzo 2021. La vittoria nella seconda gara della stagione è andata a Eva Pinkelnig davanti alla tedesca Katharina Alhaus e alla svedese Frida Westman. Silje Opseth ha invece dominato la prova del sabato, non riuscendo però a dare seguito al successo: domenica la classe 1999 si è piazzata settima, risultando comunque la migliore della pattuglia norvegese.