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Biathlon – Tiro elettronico al posto dei proiettili in piombo? Sebastian Samuelsson e Hanna Öberg scettici: “Cambierebbe il nostro sport”

Come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi proprio sulle colonne di "Fondo Italia", le nuove regole che l’Ue pare intenzionata a introdurre potrebbero financo porre fine all’utilizzo dei proiettili in piombo nel biathlon, con il passaggio contestuale al tiro elettronico.
Una prospettiva che non entusiasma troppo i portacolori della Svezia, i quali hanno espresso il proprio parere senza filtri ai microfoni di "SVT Sport". In particolare, Sebastian Samuelsson ha dichiarato: "Probabilmente sono un po’ vecchio stile, ma ritengo che parte del fascino del biathlon sia dovuto all’uso di vere armi da fuoco, con la precisione al poligono che viene influenzata dal vento. Se dovessimo passare al tiro laser, questo produrrebbe meno rumore e le folate di vento improvvise non avrebbero più alcuna rilevanza. Penso che sia meglio lasciare le cose così come sono".
Hanna Öberg, dal canto suo, ha asserito di credere che il tiro elettronico rappresenti il futuro del biathlon, ma che – al tempo stesso – vi sia ancora molta strada da percorrere prima che le armi tradizionali possano essere sostituite: "Ad oggi, passare al tiro elettronico sarebbe un cambiamento davvero notevole", ha rilevato l’atleta.
Per poi concludere: "Non si ha il rinculo quando si adopera un’arma laser, che non è influenzata dal vento come un’arma tradizionale. Si tratterebbe di una grossa novità. Le carabine laser che esistono sono molto diverse da quelle che usiamo oggi".
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