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Sci di fondo

Sci di Fondo – L’allenatore norvegese: “Sarebbe meglio se in Coppa del Mondo e ai Mondiali si gareggiasse sulle stesse distanze”

Quando la scorsa primavera, la FIS ha annunciato la sua decisione di cambiare le distanze di gara in Coppa del Mondo, la prima cosa che ci siamo chiesti era come fosse possibile gareggiare per un anno su delle distanze e dei format non corrispondenti a quelle che poi si troveranno al Mondiale di Planica. Di questo si era lamentata anche l’azzurra Anna Comarella, quando le avevamo chiesto un’opinione sul cambiamento delle distanze di gara.
Ora anche dalla Norvegia, quando ormai manca solo un mese alla stagione, qualcuno inizia a porsi la stessa domanda. A farlo è stato l’allenatore della squadra distance maschile, Eirik Myhr Nossum che in un’intervista a TV2 ha evidenziato le difficoltà di fare delle scelte sugli atleti da portare ai Mondiali, basandosi su gare disputate su distanze diverse da quelle che poi verranno affrontate a Planica. «Non credo sia una fortuna che il cento per cento delle gare di distanza che correremo nel Campionato Mondiale non si svolgano anche in Coppa del Mondo. Penso che sia problematico. Probabilmente sarà una nuova sfida».
In questa stagione, gli uomini percorreranno le nuove distanze di 10 km con partenza a intervalli, 20 km di Skiathlon e 20 km con partenza di massa in Coppa del Mondo, mentre le vecchie distanze di 15 km con partenza a intervalli, 30 km di Skiathlon e 50 km con partenza di massa si svolgeranno al Mondiale. Solo dopo Planica si svolgerà l’unica 50 km maschile della stagione.

Ciò significa che ci saranno limitate opportunità di giudicare i fondisti sulle distanze che effettivamente percorreranno quando gareggeranno ai Mondiali. La Norvegia ha deciso di proporle almeno ai Campionati Nazionali. «Affronteremo queste distanze ai Campionati Norvegesi, quindi avremo qualche occasione, ma vorremmo avere questa opportunità anche in Coppa del Mondo, al massimo livello. Sono comunque sicuro che quelli che andranno al Mondiale saranno abbastanza competitivi» ha fatto notare Nossum.

Al di là del problema, quindi, Nossum è convinto che alla fine riusciranno comunque a fare le migliori scelte possibili: «Non c’è dubbio che le 10 km possono richiedere maggiori sviluppo di potenza e velocità rispetto alle 15 km, ma ora avremo anche delle 20 km, che è una distanza più lunga. Quindi potremmo anche impostare un calcolo e vedere chi alla fine è messo meglio. In ogni caso, credo che se vinci una 10 km in Coppa del Mondo, allora non sei poco competitivo in una 15 km. Se sei in testa lì, sei vicino a prenderti un posto per i Mondiali». 

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