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Tanti auguri allo Sci Club Gromo: compie 70 anni uno dei punti di riferimento dello sci di fondo italiano

Con la mostra inaugurata sabato, si sono aperte ufficialmente le celebrazioni del 70° compleanno di uno degli sci club più importanti nel panorama dello sci di fondo italiano, lo Sci Club Gromo, un punto di riferimento nella provincia di Bergamo, avendo regalato anche diversi atleti alla nazionale, tra i quali l’oro mondiale Renato Pasini, da anni allenatore della nazionale italiana femminile.

Il clou dell’evento è in programma sabato 29 ottobre, quando verranno coinvolte le scuole elementari e medie del Comune di Gromo. I bambini prenderanno parte a vari giochi, il cui tema centrale sarà ovviamente lo Sci Club Gromo e le parole chiave dello sci di fondo. Dopo la parte ludica, i bambini verranno portati a visitare la mostra per conoscere la storia del sodalizio sportivo di Gromo e rivedere anche tanti loro parenti che in passato hanno vestito la divisa neroverde, in un autentico passaggio di consegne.
Terminato l’orario scolastico, si svolgerà un pranzo, poi pomeriggio dedicato a giochi e premiazione. Quindi la serata sarà caratterizzata da castagnata, l’intervento dell’autorità, un aperitivo, la banda del paese e successivamente la Santa Messa in chiesa. A chiudere la giornata una cena organizzata all’oratorio, proprio per tenere ben salde le radici territoriali dell’evento.

Uno sci club storico, quello guidato oggi dal presidente Morstabilini, nato nel novembre 1952 grazie ai quattro soci fondatori, Bruno Gambarelli, Luigi Bonetti, Egidio Zamboni ed Ismaele Filisetti, quest’ultimo primo presidente (ha presto lasciato la presidenza allo storico presidente Licinio Filisetti), che decisero di costituire a Gromo un club per avviare i giovani alla pratica delle discipline invernali. Gli iscritti erano circa una quindicina e praticavano in maggior parte sci alpino, tanto che la prima gara organizzata dallo sci club fu uno slalom gigante l’11 gennaio 1953.
Nel 1956 l’offerta agonistica venne estesa anche allo sci di fondo e allo sci alpinismo, e da allora il numero di iscritti aumentò anno dopo anno. A metà degli anni sessanta, a causa di problemi organizzativi, finanziari e tecnici, lo Sci Club Gromo decise di abbandonare la pratica dello sci alpino, concentrandosi maggiormente nello sci di fondo, dove iniziarono ad arrivare i primi ottimi risultati. A metà degli anni settanta arrivò anche l’esordio in nazionale per un fondista cresciuto nello Sci Club Gromo, Luca Negroni. Nel frattempo cresceva anche il movimento femminile, grazie ad atlete come Antonella Olivari (scomparsa prematuramente), Stefania Righetti, Nadia Angiolini e Nadia Pasini.
Nello stesso periodo, però, arrivavano anche grandi risultati nello sci alpinismo, grazie in particolare a Fulvio Mazzocchi, oltre alla coppia Negroni-Santus.

Negli anni novanta, sono quindi arrivati i primi grandi risultati nella storia dello Sci Club Gromo, a livello giovanile con Fabio Santus (quattro medaglie ai Mondiali Juniores) e Renato Pasini. Poi, grazie a loro due, e Fabio Pasini, il boom del nuovo millennio. Splendidi i risultati ottenuti da questi tre atleti. Renato Pasini in carriera ha vinto due gare individuali di Coppa del Mondo, giungendo anche secondo nella Coppa Sprint del 2009 e soprattutto l’oro mondiale in coppia con Cristian Zorzi nella team sprint a Sapporo 2007. Infine Fabio Pasini capace di distinguersi con due podi in Coppa del Mondo di sci di fondo e anche un terzo posto ai Campionati Italiani di sci alpinismo.
I due Pasini, entrambi nei quadri della FISI come tecnici, hanno poi deciso di continuare a lavorare con lo sci club per crescere i più giovani. I risultati hanno portato a Denise Dedei, oggi azzurra della nazionale giovanile, che ha dato così un serio segnale di continuità con il passato, partendo dallo Sci Club Gromo e arrivando fino alle nazionali giovanili, rappresentando l’Italia e la sua Gromo in ambito internazionale.

Non solo atleti e allenatori, ma anche dirigenti. Ne è la dimostrazione Cristina Bonacorsi, per vent’anni all’interno dello Sci Club Gromo, prima da atleta, poi da segretaria e oggi consigliere del Comitato FISI Alpi Centrali, del quale è anche responsabile dello sci di fondo. Proprio lei ci descrive quanto la presenza di questo sci club sia fondamentale per la comunità locale. «Lo Sci Club Gromo è stato un punto di riferimento fondamentale per la mia crescita – ha affermato a Fondo Italia – non solo nello sci di fondo ma nella vita di tutti i giorni. Qui ho imparato tanto, a stare in gruppo, ad essere sempre determinata, perché nello sci di fondo devi sapere fare fatica e soffrire se vuoi ottenere risultati. Inizia come un divertimento, ma se quando cresci non ti abitui a soffrire e non hai determinazione per raggiungere i tuoi obiettivi, non riesci a persistere in questo sport. Credo che ciò abbia formato il mio carattere, permettendomi di essere la persona che sono, mi ha aiutato anche ad assumermi sempre le mie responsabilità e ad essere costante nelle cose. Inoltre, grazie allo sci di fondo e allo Sci Club Gromo, ho imparato a dedicarmi a una passione senza chiedere nulla indietro, perché fondamentalmente non sarei qui se non fossi convinta che il lavoro di noi volontari sia utile agli altri. Dal volontariato che fai con passione nascono iniziative e continuano nel tempo, perché se prima di me non ci fossero state altre persone che hanno dedicato intere giornate a questo sport, lo sci club non esisterebbe più. Ed è importante insegnarlo ai più giovani, perché questo sci club è una scuola di vita, come anche tante altre persone cresciute nello Sci Club Gromo mi hanno detto nel corso degli anni».

E come lei tanti altri cittadini di Gromo, che grazie all’attività dello sci club, hanno avuto l’opportunità di formarsi dentro e fuori lo sport. Una preziosa eredità che si trasmette da genitore a figlio, generazione dopo generazione.

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